Prima iniziativa: il lancio di una petizione che ha già raccolto circa 450 firme, delle quali 395 sono già state trasmesse al Sindaco Andrea Pieragnoli

CASOLE D’ELSA. In data 5 marzo 2025 alcuni cittadini del Comune di Casole d’Elsa, tramite l’atto fondativo del Comitato “Il Posto Giusto” hanno attivato la prima tappa di un percorso evolutivo avente lo scopo di esprimere, con la massima pacatezza possibile e nelle sedi adeguate, una voce di confronto con l’Amministrazione Comunale di Casole d’Elsa.
Le sue caratteristiche sono di essere apartitico, apolitico, senza scopo di lucro, mentre le sue finalità si puntualizzano invece nella promozione della salute, qualità della vita, ambiente, natura, paesaggio, ecosistema, assetto urbanistico e beni culturali nel Comune di Casole d’Elsa, attraverso una progressiva sensibilizzazione e partecipazione attiva dei cittadini.
La nostra prima iniziativa è stata il lancio di una petizione che ha già raccolto circa 450 firme, delle quali 395 sono già state trasmesse al Sindaco Andrea Pieragnoli (documenti disponibili a richiesta)
La lettera fa riferimento a un progetto di realizzazione di un impianto da parte della Soc. Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT) in collaborazione con FiberCop S.p.A. (documenti disponibili a richiesta)
Il progetto è stato approvato dal Consiglio Comunale il 3 febbraio 2025 e reso pubblico sul sito web del comune dal 4 al 14 febbraio 2025 (documenti disponibili a richiesta)
Prevede la realizzazione di una antenna per telecomunicazioni alta 34,5 metri a soli 20 metri dall’area cimiteriale di Pievescola, a 50 metri esatti dal confine del SIR/SIC della Montagnola Senese, a soli 135 metri dalle abitazioni più vicine e sottoposta a numerosi vincoli (documenti disponibili a richiesta)
I firmatari della lettera sottolineano di non essere contrari alla telefonia cellulare e alle infrastrutture necessarie per la sua diffusione, riconoscendone l’importanza sociale, economica e di sicurezza.
Poiché riconoscono il ruolo del Sindaco nella promozione della salute pubblica, dell’attrattività territoriale, del supporto alle attività produttive, dello sviluppo delle infrastrutture e della regolamentazione urbanistica nel rispetto della sostenibilità ambientale, essi approvano la realizzazione, ma richiedono il suo riposizionamento, anche perché sprovvisto di ogni mitigazione ambientale.
I firmatari chiedono al Sindaco (anche nella sua veste di Primo Responsabile della Protezione Civile sul territorio comunale) di applicare un sano principio di precauzione e di riconsiderare l’ubicazione dell’impianto, proponendo di spostarlo dall’area del cimitero alla zona del depuratore comunale, vicino alla zona industriale dei 2 Ponti, priva di popolazione residente e abitato soltanto durante il normale orario di lavoro a differenza delle zone residenziali.
Si evidenzia che per diretta ammissione del Sindaco, tale ubicazione era quella prescelta dal Comune in ottemperanza ad una sorta di Piano Antenne la cui esistenza è stata dichiarata per bocca dello stesso Sindaco Pieragnoli.
La zona proposta è già destinata a infrastrutture produttive e paesaggisticamente degradata da numerosi tralicci di media e alta tensione.
La richiesta mira a salvaguardare il valore degli immobili residenziali e delle attività produttive legate all’ambiente e al paesaggio, che verrebbero danneggiati dalla presenza dell’impianto. Il Borgo della Suvera dove insiste una prestigiosa Villa rinascimentale già proprietà di Papa Giulio II e di Luchino Visconti in tempi recenti, non ne risulterebbe certo avvantaggiata così come le attività turistiche che proprio del paesaggio e dell’ambiente fanno la loro principale attrattiva.
In sintesi, la lettera esprime preoccupazione per la posizione attuale dell’impianto e propone un’alternativa che tenga conto del principio di precauzione e dell’impatto ambientale e paesaggistico