La testimonianza della neomamma: “Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito”
“Inizialmente non pensavo che fosse giunto il momento della nascita, e invece arrivata a Campostaggia ho iniziato a sentire che forse c’ero, ad ogni contrazione mi veniva da spingere”, dice Anna..
La partoriente è stata prontamente presa in carico dallo staff del dipartimento di Ostetricia e ginecologia di Campostaggia, in particolare dalle ostetriche Serena Moretti, Valentina Torrente ed Erica Bianchi, e dalle ginecologhe Alessandra Gatti e Chiara Voltolini. Quest’ultima spiega la difficoltà di una nascita podalica naturale: “Vi è un aumentato rischio per il neonato di asfissia, lesioni traumatiche e mortalità. Per questo viene programmato il cesareo. In questo caso lo stadio avanzato del travaglio ha impedito anche il ricorso a quello di urgenza. La bimba è nata applicando le classiche manovre di assistenza al parto podalico per facilitare l’estrazione degli arti e il disimpegno della testa fetale. È andata bene, la piccola ha pianto subito”. Fra l’altro la nascita complessa di domenica mattina a Campostaggia segue un altro parto difficile, causato da una distocia di spalla, avvenuto nella stessa struttura giovedì sera.
Il direttore di Ginecologia e ostetrica dell’ospedale valdelsano Massimo Gabbanini è felice del suo team: “Sono orgoglioso, tutti il personale presente ha reagito con prontezza in una situazione tutt’altro che facile. Mi piace sottolineare come il nostro sia un lavoro di equipe, dove tutti, dalle ginecologhe alle ostetriche, passando da pediatri e anestesisti, collaborano per aiutare i nascituri e le loro mamme”.
La squadra del dottor Gabbanini resterà sicuramente nel cuore di Anna: “Siamo state accolte bene da tutto lo staff. Mi hanno tranquillizzata, sono al primo parto e per me è tutto nuovo. Ci hanno fatto un bel regalo di compleanno”. Sì, perché Anna e sua figlia da domenica potranno festeggiare assieme il 10 luglio, giorno in cui entrambe sono nate.