Sui banchi dei consiglieri una candela rossa accesa
MURLO. Un sindaco donna, a Murlo, ha indetto il consiglio comunale nella giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, avendo ben presente che un piccolo comune come questo, quattro anni, fa ha assistito all’omicidio di una trentenne.”Si chiamava Alicia Brunilda Sosa – ha ricordato l’assessore Marianna Semeraro – era nata nel 1980 a Santo Domingo. Il marito l’ha barbaramente uccisa, in maniera premeditata, travolgendola con la propria automobile. Qui, tra noi, a Vescovado Murlo”. Parole dense di una incredulità che rimane, anche a distanza di anni, e che hanno anticipato la lettura dei nomi delle 157 donne uccise nel 2013, davanti a una candela rossa accesa. Dunque, quello che succede di più grave nel mondo può accadere, incredibilmente, dietro la porta accanto. Un problema che è soprattutto legato allo stile di vita, alla cultura di un luogo, e che andrebbe affrontato con maggiore incisione, magari partendo dalle scuole.
Su questo punto si è espressa Fabiola Parenti, il sindaco, che ha introdotto l’argomento, spiegando la necessità “di togliere i paradigmi culturali che alimentano la violenza nei confronti delle donne, di garantire loro spazi di autonomia”. Ha ricordato l’origine della giornata mondiale contro il femminicidio, legata a un fatto accaduto il 25 novembre 1960, quando Minerva e Maria Teresa decidono di far visita ai loro mariti, Manolo Tavarez Justo e Leandro Guzman, detenuti in carcere. Patria, la sorella maggiore, vuole accompagnarle anche se suo marito è rinchiuso in un altro carcere e contro le preghiere della madre che teme per lei e per i suoi tre figli. L’intuizione della madre si rivela esatta: le tre donne, attive come i loro familiari contro la dittatura, vengono prese in un’imboscata da agenti del servizio segreto militare, torturate e uccise. Gli interventi a sostegno di questa giornata e dell’iniziative del Comune, insieme a un minuto di silenzio, sono serviti a dimostrare una presa di coscienza, a partire dal primo cittadino. Perché anche in un piccolo centro come Murlo, purtroppo, la violenza sulle donne è un fatto già accaduto.