Nella prima giornata l’approfondimento scientifico è stato affidato alla tavola rotonda “Trent’anni dall’apertura dell’Antiquarium di Poggio Civitate”
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MURLO. Energia, entusiasmo e partecipazione sono state questa le caratteristiche del primo giorno di Bluetrusco il festival che, a Murlo, racconta il fascino del misterioso popolo degli estruschi in un connubio tra storia, archeologia e arte. All’inaugurazione hanno preso parte tante persone visivamente soddisfatte del ritorno in città di un evento che negli anni ha saputo crescere e farsi apprezzare per la professionalità dell’organizzazione e in particolare del programma sempre curato nei minimi dettagli dal sindaco di Murlo Fabiola Parenti e dal direttore scientifico Giuseppe M. Della Fina. Importante anche la presenza delle istituzioni rappresentate dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dal presidente della Provincia di Siena Fabrizio Nepi.
Nella prima giornata l’approfondimento scientifico è stato affidato alla tavola rotonda “Trent’anni dall’apertura dell’Antiquarium di Poggio Civitate” alla quale hanno preso parte i responsabili delle soprintendenze della Toscana, che negli anni hanno gestito il museo di Murlo: Benedetta Adembri, Elena Sorge, Irma della Giovampaola, Jacopo Tabolli oltre a Elisa Bruttini, Anthony Tuck e Andreas M. Steiner per la rivista Archeo (media partner del festival insieme a Rai Radio 3). Dalla tavola rotonda è emerso, in primo luogo, l’importanza archeologica del territorio di Murlo, che rappresenta un’ispirazione di studio anche per tanti studiosi d’oltreoceano. Oltre a questo è stata lanciata anche l’idea di poter organizzare una mostra dove raccontare i passaggi che hanno portato alla scoperta del “Cappellone” e di tutta l’area archeologica di Poggio Civitate. Terminati gli interventi è stato visitato il Museo di Murlo e la mostra Linee di Terra del maestro Tullio Pericoli visitabile visitabile fino al 31 agosto.
“E’ stato un inizio incredibile – sottolinea il sindaco di Murlo Fabiola Parenti – ogni anno Bluetrusco torna con tutta la sua carica di passione che ormai contraddistingue un festival unico nel suo genere. Un ringraziamento a tutti coloro che sono stati presenti, ai nostri bambini e ai cittadini di Murlo, alle istituzioni e alle forze dell’ordine. Quando un turista visita i nostri territori rimane a bocca aperta dalla ricchezza della storia che abbiamo la fortuna di conservare e che troppo spesso diamo per scontata; con Bluetrusco ci piacerebbe fare nostro quello stupore e per questo abbiamo pensato, per la quarta edizione, ad un programma da vivere tutto d’un fiato all’insegna della storia e dell’arte che rappresentano la vera bellezza delle nostre terre.”
“Siamo soddisfatti dell’inizio della quarta edizione del Festival – racconta il direttore scientifico Giuseppe Della Fina – perché abbiamo visto un grande entusiasmo intorno ad una manifestazione che racchiude in sé tanti elementi di unicità che per essere apprezzati in primo luogo devono essere capiti. Parlare oggi del mondo classico non è un’impresa da poco perché può sembrare, ormai, molto distante dalla nostra realtà anche se i nostri territori ne sono continuamente circondati. A Murlo il fascino del popolo etrusco è percepibile tanto da respirare la potenza di una storia che ha reso grande questo territorio. Con Bluetrusco vogliamo accendere la fiamma della curiosità verso un’epoca che ha regalato a tutta la Provincia di Siena una grande affermazione e prestigio che, tutti noi, abbiamo il compito di far conoscere e divulgare ad un pubblico più vasto possibile.”
Nella prima giornata di Bluetrusco ospite d’eccezione Alice Rohrwacher regista del lungometraggio “Le Meraviglie” che racconta la storia di una famiglia di apicoltori che vive una vita tranquilla in un casale della campagna umbra; gli equilibri saranno però sconvolti dall’arrivo di Milly Catena (Monica Bellucci) conduttrice di una trasmissione televisiva che premia le famiglie più tradizionali. Il film sarà proiettato nel corso della seconda giornata del festival (sabato 14 luglio). Il primo giorno di Bluetrusco si è invece concluso con le suggestioni melodiche degli allievi dell’Accademia Chigiana che, con i loro archi, hanno incantato e fatto sognare il pubblico.