Rinnovato l’accordo con pacchetto di iniziative dedicate per la vitivinicoltura della città della Vernaccia
SAN GIMIGNANO. Rinnovato sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena ai produttori del Consorzio della Denominazione San Gimignano.
La convenzione prevede un pacchetto di misure studiate ad hoc, dedicate alle esigenze della filiera vitivinicola in un momento particolare per il mercato che richiede prodotti caratterizzati da sempre maggior qualità e che, quindi, presuppongono innovazione e attenzione crescenti in vigna ed in cantina.
In particolare l’accordo prevede condizioni dedicate per l’impianto e il reimpianto dei vigneti e per l’invecchiamento dei vini, misure specifiche e finalizzate all’acquisto di attrezzature di campagna e di cantina. Finanziamenti agevolati per l’anticipo di spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale.
“Sono molto soddisfatto di rinnovare anche per quest’anno, per Banca Monte dei Paschi, il sostegno al Consorzio della Denominazione San Gimignano. Il legame della Banca con questo territorio è molto forte – commenta Marco Sargentoni, direttore territoriale di Siena di Banca Mps – come è forte il legame del consorzio con queste terre a cui una produzione di eccellenza come questa dà un valore aggiunto. Banca Mps vuole essere partner e consulente degli imprenditori vitivinicoli che sono uno dei simboli della produttività e dello stile italiano che in Toscana e in questa città ha uno dei suoi centri di eccellenza”.
La dinamicità degli imprenditori agricoli e vitivinicoli in particolare è fondamentale perché costituisce un presidio di sviluppo economico e di salvaguardia dell’ecosistema oltre a rappresentare un biglietto da visita culturale tra i più appetiti dai consumatori che sanno apprezzare il legame tra prodotti e territorio.
La convenzione prevede quindi un pacchetto di misure studiate ad hoc, dedicate alle esigenze della filiera vitivinicola: nell’anno del cinquantenario della denominazione di origine Vernaccia di San Gimignano – primo vino italiano ad ottenerla nel 1966 – il Consorzio della Denominazione San Gimignano lancia la sfida per i prossimi cinquant’anni e individua nella crescita, intesa in senso qualitativo, di mercato ed economica, il fattore fondamentale. Crescita che deve essere sostenuta da adeguati strumenti finanziari, come spiega la Presidente Letizia Cesani: <<Siamo sempre più convinti che la scelta di avviare il riconoscimento della DOC sia stata un’ intuizione straordinaria, non tanto e non solo per le ripercussioni qualitative sul prodotto, quanto per l’impatto sul territorio e la compagine sociale. E’ iniziato in quel momento il percorso intrapreso dai nostri produttori che li ha condotti a diventare una vera comunità, che persegue i medesimi obiettivi e che per raggiungerli lavora insieme. E questo percorso continua ancora oggi e rappresenta il motore dell’attività consortile: la crescita culturale e imprenditoriale di tutto il territorio è il primo obiettivo del nostro Consorzio. Ma per crescere occorre investire. E’ quindi importante per i produttori avere a disposizione i prodotti finanziari migliori per affrontare con maggiore serenità gli investimenti necessari>>.
Il Consorzio della Denominazione di San Gimignano, nato nel 1972 come Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, ha perseguito sin dalla sua costituzione gli obiettivi di valorizzazione, tutela e promozione della Docg Vernaccia di San Gimignano, e contribuito alla ricerca e allo sviluppo della qualità dei vini coperti da denominazione. La Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino in Italia a potersi fregiare della Denominazione di Origine Controllata nel 1966, diventata Docg nel 1993. Il Consorzio rappresenta oggi 115 soci e con l’ottenimento dell’Erga Omnes nel 2013 svolge l’attività di tutela, valorizzazione e promozione nei confronti di tutti coloro che, soci e non del Consorzio, utilizzano la denominazione.
La produzione della Denominazione San Gimignano, che comprende oltre alla Vernaccia Docg anche il San Gimignano Doc, si attesta attorno ai 5,4 milioni di bottiglie annue, provenienti dai circa 780 ettari di vigneti iscritti all’Albo situati interamente nel Comune di San Gimignano.