Meianti: "Va garantita almeno la presenza parziale". Forcillo: "Mps cancelli questo piano e torni indietro”
SINALUNGA. “Perché Mps abbandona proprio Sinalunga?”. Se lo chiede Roberto Meianti a nome delle imprese associate a Confesercenti, di cui è Presidente comunale. Dopo le anticipazioni in merito alla disattivazione di 50 sportelli bancari, di cui 10 in Toscana, tra la popolazione sinalunghese si è diffusa apprensione in merito agli effetti di questa decisione ed in particolare tra chi gestisce o lavora in attività economiche del territorio: “questa scelta preannuncia un disservizio evidente per una comunità che è viva – osserva Meianti – che ha un tessuto sociale radicato e che in buona parte fa leva su persone di una certa età, le meno predisposte ad utilizzare i servizi bancari digitali e quindi le più garantite dal permanere di una presenza fisica. Se chiude i battenti lo sportello attivo in piazza del borgo storico ne sconteranno direttamente i pubblici esercizi ed i negozi posti immediatamente nelle vicinanze, ma conseguentemente anche tutte gli imprenditori ed i semplici cittadini che a tutt’oggi ci potevano contare e lo utilizzavano concretamente”. Meianti si sofferma anche sul messaggio simbolico che questa scelta può riversare sulla popolazione: “è opinione diffusa che si debba contrastare lo spopolamento dei centri abitati diversi dalle grandi città; eppure scelte di questo tipo vanno esattamente in direzione opposta. Ci aspettiamo che le istituzioni locali e non solo riescano a far quadrato ed a far arrivare il disagio a chi ha voluto questa scelta perché versa ridimensionata quantomeno a chiusura parziale, garantendo il servizio almeno in alcuni giorni della settimana”.
L’intervento di Confcommercio Sinalunga
“Una decisione incomprensibile, tanto più perché va a gravare su una realtà economica vivace, dove ci sono tante attività e tante persone, anche di una certa età. Ovunque si cerca di fare qualcosa a favore dei piccoli borghi. Evidentemente non così Banca Monte dei Paschi di Siena spa a cui chiediamo di cancellare questo piano e tornare indietro”. Così Stefano Forcillo, presidente della Delegazione Confcommercio Sinalunga, commenta la notizia appresa dalla stampa della chiusura di 50 filiali della Banca Monte dei Paschi di Siena spa. E tra queste c’è quella di Sinalunga centro.
“La notizia ci ha spiazzato – fa notare il presidente -. C’è in primo luogo una fortissima apprensione presso la popolazione, soprattutto coloro che sono più in avanti nell’età. E noi come associazione che vive il territorio non possiamo che condividere: lavoriamo con le aziende, ma sono le persone a cui pensiamo, le persone e i loro bisogni. Inoltre, la filiale interessata è quella del centro storico: viene chiuso lo sportello nella piazza del borgo storico, in piazza Garibaldi. Il che è davvero inaccettabile. Quella è una zona dove viene fatto il mercato, è una area dove ci sono tante attività e dove ci sono tante persone che usano quel servizio, perché in quell’area della città non manca certo la residenza, tutt’altro”.
“Non si comprendono dunque davvero le ragioni della banca di ridurre l’impegno a Sinalunga che è una realtà vivace ed economicamente attiva – aggiunge Fuccillo –. Lo sportello bancario è un servizio utile a imprese e persone. La chiusura costringe tanti a spostarsi a Pieve di Sinalunga. Allontanando i servizi si impoverisce un intero territorio, contribuendo alla diminuzione di popolazione. Questa infatti è un’altra conseguenza quando si riducono i servizi nei centri: perdere popolazione – fa notare Fuccillo – Mentre Regione, Europa anche e tutti noi siamo tesi a valorizzare i piccoli borghi, evidentemente il Monte dei Paschi non risponde a questo obiettivo”.
“Chiediamo alla Banca Monte dei Paschi di Siena di rivedere questo piano – conclude Fuccillo – e di aprire un confronto con il territorio, con le associazioni di categoria, con le istituzioni. La richiesta è di un cambio di passo per evitare impoverimento del territorio e della Banca stessa”.