MONTERONI D’ARBIA. I Carabinieri della locale stazione hanno arrestato ieri (15 settembre) intorno alle 19,30 per violenza e resistenza a pubblico ufficiale Cherkaoui Fikri, nato in Marocco il 22.08.1986, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, residente a Monteroni d’arbia.
I militari dell’arma erano stati chiamati dalla compagna convivente dello straniero, in quanto questi la stava massacrando di botte. All’arrivo della pattuglia, la donna si è affacciata piangendo alla finestra. All’interno della casa vi erano anche i tre figli minori della coppia (due solo di lei con l’ex marito).
I carabinieri hanno chiesto a Fikri di raggiungerli alla base delle scale dove lo attendevano e l’uomo è uscito tenendosi un coltello alla gola e minacciando il suicidio. I militari lo hanno tranquillizzato e convinto a lasciare il coltello a casa e parlare con loro. Ad un certo punto uno dei due cani della coppia è uscito di casa, l’uomo lo ha riportato dentro, ma uscendo, senza volerlo, ha mostrato di aver recuperato il coltello e di averlo infilato sotto la maglietta. Visto che era di nuovo inquieto e tentava di infilarsi la mano dietro la schiena. uno dei militari lo ha afferrato, bloccandogli le braccia, mentre gli altri intervenivano in aiuto.
Nel corso della colluttazione due Carabinieri sono rimasti leggermente feriti. Cherkaoui, infuriato, si è procurato alcune escoriazioni sulla fronte, battendo la testa contro il divisorio in plexiglass della gazzella, giudicate guaribili in tre giorni dal pronto soccorso dell’ospedale di Siena. L’uomo ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza di viale Bracci in attesa del processo per direttissima di stamane.
I Carabinieri feriti hanno avuto una prognosi di 7 giorni per ferita da taglio ad un dito e 3 giorni per contusione sottoscapolare.