Prodotti biologici e riduzione dei rifiuti: la tavola diventa educativa
MONTICIANO. La mensa scolastica della scuola di Monticiano ha introdotto piatti di ceramica al posto di quelli usa e getta, posate vere e non di plastica e presto, brocche d’acqua invece delle bottiglie in pet. “A Monticiano – annuncia il sindaco Sandra Becucci – si applicano buone pratiche per la riduzione di rifiuti, cui si aggiunge la qualità dei prodotti, biologici, per una dieta equilibrata, sana e rispettosa verso l’ambiente”.
La cuoca e gli addetti già prestavano una cura particolare alla selezione dei prodotti e al controllo della loro tracciabilità. Ed ora sono stati definitivamente reintrodotti i piatti in ceramica, dopo un primo periodo di sperimentazione, per evitare di produrre un enorme quantitativo di rifiuti non riciclabili. Ma è soprattutto il concetto che conta: l’uso di stoviglie di plastica è una pratica diseducativa, oltre che insostenibile dal punto di vista ambientale, visto che l’utilizzo di stoviglie monouso abitua i bambini all’utilizzo di prodotti usa e getta.
La decisione è stata presa dall’Amministrazione comunale a seguito di un percorso condiviso in commissione mensa presieduta da Elena Ciompi, la quale afferma: “Il prossimo passo sarà l’eliminazione delle bottiglie di plastica con le brocche riempite con l’acqua del rubinetto, limitando l’uso delle bottiglie di acqua confezionate solo in casi di necessità”.
Da sottolineare, inoltre, che la riduzione dei rifiuti consente un processo di educazione alla sostenibilità ambientale per gli utenti della mensa e, al tempo stesso, libera risorse per dare qualche ora di lavoro in più agli operatori della mensa comunale.
Quanto alla scelta del Comune, è perfettamente in linea con il decreto legge 152 del 2006, che regole la gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati. In particolare, l’articolo 179 dispone che “le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti”.