PIENZA.IL cantiere di Monticchiello può riaprire e continuare a costruire i lotti mancanti del progetto originario. Il Consiglio di Stato, infatti, ha annullato i provvedimenti presi da Francesco Rutelli che, nel 2007, da ministro impose un vincolo indiretto attorno all’area del borgo di Monticchiello, bloccando il completamento del complesso immobiliare al centro della battaglia di tutela ambientale della Valdorcia promossa da Alberto Asor Rosa.
Lo scrive Repubblica, precisando che in tal modo i costruttori potrebbero riaprire il cantiere e realizzare le ultime tre villette. A far ricorso alla giustizia amministrativa furono gli stessi costruttori, gli imprenditori di Iniziative Toscane, il cui progetto prevedeva la realizzazione di 11 villette, per un totale di 87 appartamenti da vendere come seconde case. Asor Rosa, che – come è noto – ha una casa in zona, nell’estate 2006 definì "ecomostro" il complesso in corso di realizzazione.
Il Consiglio di Stato ha annullato il vincolo indiretto sostenendo, tra l’altro, che la procedura non ha ricevuto un adeguato approfondimento tecnico. Asor Rosa ha commentato: "Non discuto le sentenze. La ferita è già evidente. Adesso confido in un’iniziativa degli enti locali perchè si trovi un qualche risarcimento per l’impresa, in modo da evitare il completamento dell’ecomostro".
Legambiente, a sua volta, chiede l’intervento urgente del ministro Bondi e della Regione Toscana. "Il ministro Bondi e la Regione Toscana trovino una soluzione per impedire lo scempio di Monticchiello. È quanto mai urgente impedire l’invasione delle seconde case in Toscana". Legambiente puntualizza che "colline, borghi storici e località costiere sono sempre più minacciate dal cemento e quindi dal dilagare di un modello di turismo sbagliato e dannoso".
Lo scrive Repubblica, precisando che in tal modo i costruttori potrebbero riaprire il cantiere e realizzare le ultime tre villette. A far ricorso alla giustizia amministrativa furono gli stessi costruttori, gli imprenditori di Iniziative Toscane, il cui progetto prevedeva la realizzazione di 11 villette, per un totale di 87 appartamenti da vendere come seconde case. Asor Rosa, che – come è noto – ha una casa in zona, nell’estate 2006 definì "ecomostro" il complesso in corso di realizzazione.
Il Consiglio di Stato ha annullato il vincolo indiretto sostenendo, tra l’altro, che la procedura non ha ricevuto un adeguato approfondimento tecnico. Asor Rosa ha commentato: "Non discuto le sentenze. La ferita è già evidente. Adesso confido in un’iniziativa degli enti locali perchè si trovi un qualche risarcimento per l’impresa, in modo da evitare il completamento dell’ecomostro".
Legambiente, a sua volta, chiede l’intervento urgente del ministro Bondi e della Regione Toscana. "Il ministro Bondi e la Regione Toscana trovino una soluzione per impedire lo scempio di Monticchiello. È quanto mai urgente impedire l’invasione delle seconde case in Toscana". Legambiente puntualizza che "colline, borghi storici e località costiere sono sempre più minacciate dal cemento e quindi dal dilagare di un modello di turismo sbagliato e dannoso".