Massimo Granchi: "Soddisfatti che il Consiglio comunale si sia espresso all’unanimità a favore della nostra proposta, attendiamo il progetto di fattibilità"
MONTERONI D’ARBIA. La proposta avanzata da Monteroni Viva di valutare l’istituzione di una Banca del Tempo per dare supporto e risposte concrete alla cittadinanza di Monteroni è stata votata all’unanimità nello scorso Consiglio Comunale.
“Finalmente una buona notizia – ha commentato Massimo Granchi Capogruppo di Monteroni Viva – siamo molto soddisfatti della risposta compatta e unanime che il Consiglio comunale ha dato alle nostre richieste. Ora attendiamo dal Sindaco e dalla Giunta il progetto di fattibilità da concertare con le associazioni locali. Siamo disponibili e ci aspettiamo di poter collaborare al processo di definizione del progetto”.
Mutualità e gratuità sono i valori alla base dello scambio di beni, servizi ed attività promosso dalle Banche del Tempo. La cooperazione è alla base delle Banche del Tempo. Chiunque può diventare correntista di una banca del tempo. Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere. Si può anche semplicemente offrire e/o cercare compagnia per fare qualcosa, come andare al cinema, a teatro etc, insieme ad altri che abbiano gli stessi gusti. Chi ha poco tempo si accorgerà che a volte è possibile moltiplicarlo, per esempio mettendo a disposizione anche di altri, attività che si effettuano per sé stessi e i propri familiari (per esempio, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola) e ricevendo in cambio un aiuto per “guadagnare tempo” in altri ambiti. Gli scambi riguardano attività e che l’unità di misura del valore è costituita dall’ora (con le sue frazioni e multipli), indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione.
“Una Banca del Tempo a Monteroni – conclude Granchi – è ciò di cui la nostra comunità ha bisogno per ripartire perché risponde in modo concreto e organizzato ai bisogni relazionali interpersonali e soprattutto al bisogno di sicurezza e di cultura. Con la Banca del Tempo possiamo ritrovarci e condividere l’impegno e la cura per il bene comune”