MONTERONI D’ARBIA. Con una toccante e sincera cerimonia si è ricordato questa mattina a Monteroni d’Arbia il sacrificio dei carabinieri Euro Tersilli e Giuseppe Savastano, uccisi trentatré anni fa da terroristi di Prima Linea lungo la strada Cassia alle porte dell’abitato di Monteroni.
Le celebrazioni organizzate dal Comune di Monteroni d’Arbia e dall’Arma dei Carabinieri, presente con le autorità provinciali ed il comandante Franco Bartolini, hanno visto la partecipazioni del prefetto di Siena Renato Saccone, del questore Maurizio Piccolotti, dei familiari dei due carabinieri uccisi, degli amministratori dei comuni di Belvedere Ostrense e Bolsena, della Provincia di Siena e del Comune di Buonconvento oltre ai ragazzi delle scuole di Monteroni e tanti cittadini. Dopo la santa Messa le celebrazioni si sono spostate al monumento ai due carabinieri caduti eretto nel luogo stesso della strage. Qui, dopo la deposizione delle corone ed i saluti militari alla memoria dei due carabinieri hanno preso la parola il sindaco Gabriele Berni ed il prefetto Saccone.
“Trentatré anni fa la paura faceva parte delle nostre comunità sotto forma di terrorismo politico – ha detto Berni – odio, livore, emarginazione politica e strategie di tensione continua portarono il nostro Paese dentro una guerra carsica e sanguinosa che fu il terrorismo politico. Oggi, il nostro Paese e l’intera Europa, sono minacciati dagli stessi sentimenti. Un nemico più grande, si muove su scala mondiale e minaccia la nostra libertà. Non ci sarà ricordo migliore di Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano che quello che portiamo dentro di noi, rendendoli un simbolo per il nostro futuro e per superare tutte i momenti bui che anche oggi si ripresentano. Per questo – ha concluso il sindaco richiamandosi alle stragi di Parigi di pochi giorni fa – vorrei poter dire che noi siamo Euro, siamo Giuseppe, siamo Francois, Clarissa, Bernard, Jean, Yoav, Georges, siamo tutti quei cittadini del mondo, spesso senza un nome, che sono vittime del terrore, siamo ognuno nei suoi ruoli e prima e prima di tutto cittadini che ogni giorno provano a costruire convivenza, rispetto, integrazione, libertà e pace”.
I fatti del 1982
Il 21 gennaio1982, intorno alle ore 10.00, a seguito di una rapina a mano armata ad una filiale del Monte dei Pashi a Siena veniva disposta l’attuazione del Piano Provinciale dei posti di blocco. Alle 11.30 circa, sulla strada statale Cassia, del Comune di Monteroni d’Arbia, il Maresciallo Capo Augusto Barna, comandante della Stazione Cc di Murlo (Si) e i Carabinieri Aus. Euro Tersilli Giuseppe Savastano della Stazione CC di Monteroni d’Arbia (SI), in servizio perlustrativo fermavano l’autocorriera di linea Siena – Montalcino per procedere ai controllo dei passeggeri.
Nel corso di tale operazione il Maresciallo, insospettito dall’atteggiamento e dalle risposte date da un ragazzo e da una ragazza, li invitava a seguirlo per accertamenti. Mentre il Sottufficiale accompagnava i due verso l’automezzo di servizio un altro giovane li seguiva impugnando una pistola che teneva nascosta dietro la schiena.
Appena sceso dall’autocorriera, quest’ultimo giovane esplodeva nei confronti dei due militari e del sottufficiale numerosi colpi d’arma da fuoco. I due Carabinieri non avevano la possibilità di reagire perché feriti mortalmente, mentre il sottufficiale, sebbene ferito, in più parti del corpo, rispondeva al fuoco in direzione dei malviventi colpendone mortalmente uno e ferendone un altro. Nel corso delle battute organizzate a seguito dell’evento delittuoso e delle relative indagini venivano tratti in arresto 6 componenti del Commando, tutti appartenenti a Prima Linea e successivamente condannati.
I Carabinieri Ausiliari SAVASTANO e TARSILLI sono stati insigniti di “CROCE AL VALOR MILITARE” (alla memoria) ed il Maresciallo BARNA di “MEDAGLIA ARGENTO VALOR MILITARE”.