Il sindaco: "Scelta folle dell'opposizione, che ne avrebbe determinato invece la chiusura"

MONTERONI D’ARBIA. “Un’opposizione in totale confusione, è quella che abbiamo visto in consiglio comunale accanto invece ad una maggioranza solida e soprattutto con un grande senso di responsabilità e di attaccamento al nostro paese. Se infatti nel consiglio comunale di giovedì avesse prevalso il voto della minoranza la scuola di Cuna sarebbe già chiusa”.
“Occorre ricordare, in maniera schematica, – comunica l’assessore Timitilli – che dal 2012 l’amministrazione comunale ha attivato una sezione della scuola dell’infanzia grazie al progetto della Regione Toscana “Pegaso”, un modo per rispondere concretamente alle famiglie dei bambini in lista d’attesa per un posto nelle scuole dell’infanzia esistenti. Lo chiese il comune perché la richiesta non poteva provenire dall’Istituto Comprensivo e così quella sezione fu abbinata alla scuola dell’infanzia comunale. La Regione copriva il costo di un’insegnante per 25 ore settimanali ed il Comune aggiunse un ulteriore insegnante per altre trenta ore settimanali pagando questa figura con risorse proprie, oltre alle risorse destinate alla copertura di tutti i servizi ausiliari. Nel 2016 poi la Regione passa le sezioni Pegaso allo Stato ed il Comune continua a pagare l’ulteriore insegnante con 30 ore settimanali abbinato all’altro. Ma nel 2018 lo Stato comunica l’assorbimento delle sezioni Pegaso nelle scuole statali, pena la perdita del contributo di ore fino ad allora messe a disposizione, perdita di ore che avrebbero determinato la chiusura della scuola e così la sezione di Cuna diventa la sezione G della scuola dell’infanzia statale. Non si capisce neppure come Granchi si opponga oggi ad un progetto a cui lui aveva dato avvio quando era assessore nel 2012”.
“Usiamo risorse nostre per mantenere i servizi all’infanzia al contrario di quello che vorrebbe fare il Comune di Siena. La cosa folle – conclude il sindaco – è che l’opposizione consiliare capitanata da Granchi e Santoni vota contro la convenzione con la quale il Comune si farà carico per l’anno scolastico dei costi del personale aggiuntivo che lo Stato non è disposto a pagare. Cioè si oppone all’utilizzo di risorse straordinarie dell’Amministrazione Comunale determinanti per il mantenimento del servizio. L’alternativa alla convenzione è chiudere la sezione di Cuna e spostare i bambini presso la scuola di Monteroni ed evidentemente questo volevano i consiglieri di MonteroniViva. Noi invece abbiamo approntato una convenzione proprio per continuare a garantire un servizio che eroghiamo da anni. Continueremo poi a reperire risorse, aumentare i servizi senza fare nessuna distinzione tra scuola state e scuola comunale, per noi contano i piccoli monteronesi di ogni età e scuola. Un consiglio infine agli inesperti consiglieri di minoranza: i servizi sul territorio non si cancellano, un’amministrazione seria cerca di risolvere i problemi quando si pongono”.