Avviato il procedimento che porterà al Piano Strutturale Intercomunale dei due comuni della Val d'Arbia
VAL D’ARBIA. La Val d’Arbia immagina un futuro ricco di connessioni e percorsi condivisi tra i comuni di Monteroni d’Arbia e Buonconvento e lo fa anche attraverso lo strumento del Piano Strutturale Intercomunale tra le due amministrazioni, presentato negli ultimi consigli comunali del 2019.
“Siamo un territorio strettamente interconnesso, le caratteristiche e le problematiche sono comuni e per questo deve essere comune anche la progettazione del nostro futuro – così i sindaci Gabriele Berni e Riccardo Conti di Monteroni d’Arbia e Buonconvento, commentano la presentazione degli atti del futuro Piano Strutturale intercomunale – è impossibile pensare allo sviluppo della Val d’Arbia e delle sue infrastrutture senza una visione comune e l’obiettivo è quello di definire le strategie e visioni del futuro coerenti con i caratteri strutturanti dell’intero territorio, inteso come area vasta, per questo abbiamo deciso di istituire un percorso di co-pianificazione strategica. Percorso che è stato riconosciuto importante e significativo anche dalla Regione Toscana ed infatti per questo è stato oggetto di un finanziamento di 60.000 euro”.
I due comuni assieme infatti presentano una popolazione di oltre 12.000 abitanti ed una superficie di circa 170 Kmq, per questo le scelte di governo del territorio producono effetti ben al di là dei confini comunali e le due amministrazioni hanno deciso di costruire, concretamente, un piano di sviluppo comune.
“Uno dei punti salienti della nostra visione futura – continuano i sindaci – è rappresentato dalla necessità di una pianificazione animata da obiettivi di riduzione del consumo di suolo e dalla riqualificazione di un tessuto insediativo già esistente con particolare attenzione al superamento di logiche di urbanizzazione ancorate alla frammentarietà ed al mero sviluppo lungo le infrastrutture principali: noi orienteremo le trasformazioni verso la ridefinizione dei margini urbani, la loro densificazione ed il recupero di aree degradate”.
Nello specifico, i due Comuni evidenziano caratteristiche simili, presentando una continuità territoriale garantita dal percorso della Cassia e dal collegamento ferroviario che connette tra loro i due comuni e gli stessi con Siena Ma anche dal punto di vista geologico ed idrogeologico i due territori sono omogenei, ricadendo entrambi all’interno del bacino del fiume Ombrone e del fiume Arbia, nello specifico, nella Val d’Arbia; gli insediamenti produttivi sorti lungo l’asse della Cassia sono a pettine in entrambi i territori ed infine anche le criticità sono comuni, come le fragilità relative al rischio idraulico ed idrogeologico, in particolare lungo il percorso dell’Arbia e dell’Ombrone. Tutti elementi questi che il Piano Strutturale Intercomunale si prefigge di programmare e coordinare attraverso strategie di area vasta condivise da attuare tramite interventi e azioni di prossimità legate alla necessità della mitigazione del rischio idraulico e della rigenerazione urbana come modalità operativa.
Il superamento di una visione ristretta al proprio confine comunale può consentire importanti sinergie che le amministrazioni hanno già avviato con diversi progetti, ad esempio attraverso protocolli condivisi nel settore turistico e nella valorizzazione dei prodotti locali già sottoscritti o in fase di studio. Riguardo al Piano Strutturale i principi essenziali partono dalla conservazione delle risorse naturali, culturali e sociali, in quanto patrimonio della collettività, presente e futura; ma anche l’individuazione di regole di tutela e degli obiettivi di qualità in accordo con i principi e le disposizioni del Piano Paesaggistico Regionale (PIT/PPR); la formazione di un piano attraverso un percorso condiviso e trasparente, assicurando un ampio confronto sia con gli enti preposti alla tutela dell’ambiente che con la comunità.
“Gli obiettivi che da qui ai prossimi anni ci prefiggiamo di raggiungere – concludono Berni e Conti – sono chiari e riguardano la razionalizzazione del sistema infrastrutturale e della mobilità, al fine di migliorare il livello di accessibilità dei nostri territori anche attraverso la valorizzazione dell’intermodalità. Vogliamo poi attivare sinergie per il recupero e la riqualificazione dei sistemi insediativi e per la valorizzazione del territorio rurale e soprattutto razionalizzare e riqualificare tutto il nostro Comune ed il sistema artigianale ed industriale definendo in particolare per quest’ultimo misure di perequazione territoriale mirate a potenziare l’area industriale di Ponte d’Arbia già individuata di interesse sovracomunale del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTC). Per farlo il percorso comincia adesso e passerà da un procedimento partecipativo strutturato che permetta un confronto continuo e trasparente con la nostra cittadinanza”.