Forza Nuova analizza la situazione del comune: "Dalla Grancia di Cuna, ai ponti, all’asilo di Tressa, tante le opere incompiute. E Intanto aumentano immigrazione e insicurezza"
MONTERONI D’ARBIA. Il quinquennio di amministrazione di centro sinistra che si avvicina a scadere a maggio, ha visto, sin dal suo insediamento nel 2014, roboanti promesse di realizzazione e/o completamento di opere di rilevanza pubblica già avviate o da avviare, promesse quasi del tutto disattese per opere comunque incompiute nel corso di questi anni – così dichiara Alessandro Dolci segretario politico di FN Siena -.
Anni durante i quali – commenta Dolci – il Sindaco Berni e i suoi Assessori hanno spesso mascherato dietro l’alibi della colpa ai precedenti amministratori (ossia gli stessi loro “compagni” del PD che nel 2014 sono andati all’opposizione sotto le mentite spoglie di una lista civica), il mancato o ritardato completamento delle opere promesse. In altre parole una guerra di potere nel PD locale che oggi sfocia però in un danno per il territorio e i cittadini.
Si prenda, tra i tanti, il caso della Grancia di Cuna, antico granaio risalente al quattordicesimo secolo: già negli ultimi mesi del 2016, dopo il fallimento della precedente ditta appaltatrice e la stipula dei nuovi accordi con i condomini, erano ripresi i lavori di risanamento e conservazione per un costo stimato di 500 mila euro. Peccato che in un successivo comunicato del 6 marzo 2017, nel riportato commento dell’Assessore ai Lavori Pubblici si legga, tra le altre cose, che “sono necessarie molte altre risorse, fuori scala per le nostre possibilità e dimensioni […]”.
E infatti oggi, dopo due anni, nonostante la ripresa dei lavori, ecco che la Grancia è sempre un cantiere aperto, con tanto di impalcature a vista sul tetto e non solo: eppure cinque anni fa, quando lor signori si presentarono alle elezioni a chiedere voti con la ricetta già pronta per rilanciare Monteroni d’Arbia, niente sembrava essere “fuori scala per le nostre possibilità”.
Ancora – prosegue Dolci – pessima e dilettantesca è stata la gestione dell’emergenza ponti (Sorra – Lucignano e Quinciano) a seguito dei noti eventi alluvionali degli scorsi anni: in particolare la fase progettuale e di risanamento/ricostruzione è stata seguita in modo lento, incompleto e farraginoso, comportando ciò gravi difficoltà di collegamento tra i territori di Monteroni e Buonconvento, oltre che disagi per gli abitanti delle due frazioni citate.
Risalente alla precedente amministrazione (sempre PD) e ancora irrealizzato, è poi il progetto di costruzione del nuovo asilo nella frazione di Ponte a Tressa, su cui ci si dovrebbe soffermare (a lungo) in apposita sede. Basti ricordare, nelle poche righe concesse per un comunicato, che se ne parla da decenni ma di realizzato e funzionante ancora non si è visto niente, neppure sotto la gestione dell’attuale Sindaco.
In aumento anche le legittime polemiche sull’immigrazione, soprattutto nelle scuole del paese, dove ci è giunta voce di atteggiamenti di ostilità contro bambini e ragazzi italiani e monteronesi, segno che l’integrazione forzata a cui il PD sottopone il nostro popolo rappresenta un fallimento. Per non parlare dell’ormai classico bivacco di immigrati presso noti bar del paese, come nel caso del parcheggio del centro commerciale, oltre ai furti in appartamento (recentemente le forze dell’ordine hanno sgominato gli appartenenti ad una banda di extra-comunitari residenti proprio a Monteroni). Evidentemente la sicurezza non è stata una priorità per l’amministrazione Berni che non può pensare di risolvere il problema con quattro telecamere.
E’ giunto il momento – conclude Dolci – di presentare il conto a questa ennesima amministrazione targata PD che, nonostante la maggioranza “bulgara” ottenuta nel 2014 (oltre il 60 %), ha dato solo dimostrazione di spocchia e scarsa efficienza.