Per tutta la notte del 2 aprile il monumento ai caduti di viale delle Rimembranze sarà illuminato di blu
MONTERONI D’ARBIA. Una notte blu su Monteroni per sensibilizzare sul tema dell’autismo. Sabato 2 aprile infatti si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, istituita dalle Nazioni Unite nel 2007 ed anche il comune di Monteroni d’Arbia, su invito dell’Anci, aderisce all’iniziativa di illuminare di blu un luogo significativo del comune.
“Abbiamo scelto rendere blu il nostro monumento ai caduti – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Michela Giannetti – che sta diventando il luogo simbolo del territorio da quando è stato recuperato e restaurato dall’amore e dalla passione dei nostri concittadini. Chi passerà da via Roma e dal viale delle Rimembranze non potrà non notare, per tutta la nottata, il monumento illuminato di blu che in tutto il mondo, in questa notte, significherà combattere il pregiudizio verso l’autismo diventando anche uno stimolo per migliorare i servizi e promuovere la ricerca”.
Anche in questo anno molti monumenti del mondo, da New York a Roma, Rio de Janeiro e Sidney, si illumineranno di blu, il coloro scelto per simboleggiare l’autismo e sensibilizzare l’opinione pubblica e testimoniare la partecipazione delle città. L’Anci, ed i comuni aderenti, hanno così accolto l’idea della Fondazione Italiana Autismo di illuminare di blu un luogo importante per la vita delle comunità.
“Quello che vogliamo – conclude Giannetti – è lasciare un segno, un graffio blu nella notte di sabato 2 aprile, affinché tutti noi ci si interroghi su questo tema che condiziona moltissime famiglie, ma dobbiamo farlo senza pregiudizi con la speranza di riuscire a smuovere i governi e le comunità scientifiche per sostenere la ricerca contro una patologia neuro-psichiatrica per la quale, purtroppo, mancano, a oggi, terapie risolutive”.
“Quello che vogliamo – conclude Giannetti – è lasciare un segno, un graffio blu nella notte di sabato 2 aprile, affinché tutti noi ci si interroghi su questo tema che condiziona moltissime famiglie, ma dobbiamo farlo senza pregiudizi con la speranza di riuscire a smuovere i governi e le comunità scientifiche per sostenere la ricerca contro una patologia neuro-psichiatrica per la quale, purtroppo, mancano, a oggi, terapie risolutive”.