Il Comune replica ai sindacati ricordando l’incontro dello scorso dicembre sulle linee guida
MONTERIGGIONI. In riferimento alla nota dei sindacati diffusa nei giorni scorsi sul mancato o parziale confronto con alcuni Comuni della provincia di Siena sui bilanci di previsione, tra cui quello di Monteriggioni, lo stesso Comune di Monteriggioni replica di aver incontrato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e le sigle dei pensionati lo scorso dicembre per confrontarsi sulle linee guida della manovra per il 2018 e di non aver mai tenuto atteggiamenti di chiusura. Come avvenuto anche negli anni precedenti, infatti, l’amministrazione comunale ha sempre cercato un dialogo con le parti interessate tale da registrare, anche in quella occasione, un sostanziale assenso dei sindacati sulle politiche educative, sociali e, più in generale, sulle politiche tariffarie e fiscali portate avanti dall’amministrazione comunale.
L’incontro aveva visto la partecipazione del sindaco, dell’assessore al bilancio e degli altri componenti della giunta, insieme ai funzionari del Comune coinvolti nella redazione del bilancio di previsione per il 2018. Durante il confronto, il Comune di Monteriggioni aveva ribadito la massima attenzione alle fasce deboli e il mantenimento delle tariffe attuali per i servizi a domanda individuale a esclusione di quelle per i nidi d’infanzia, per i quali sarebbero state riviste le fasce ISEE in linea con quanto deciso l’anno precedente per i servizi di mensa e trasporto scolastico. Il sindaco aveva confermato anche il forte impegno finanziario per l’integrazione dei canoni di locazione a favore delle fasce deboli. Da sempre attenta alle politiche a favore della famiglia e della genitorialità, l’amministrazione comunale conferma oggi la volontà di ridurre le tariffe per il servizio del nido d’infanzia a favore delle fasce medie, andando incontro alle esigenze dei cittadini.
La nota diffusa dai sindacati nei giorni scorsi, pertanto, ha sorpreso l’amministrazione comunale di Monteriggioni, che respinge le accuse di chiusura verso la concertazione e ribadisce la propria disponibilità al dialogo, purchè sia basato sul rispetto reciproco delle parti coinvolte.