Sabato (13 febbraio) è stato il giorno della festa e della celebrazione del messaggio di impegno per la pace, davanti a numerose autorità, fra le quali rappresentanti degli enti ai quali è stato attribuito il Nobel, come la Croce Rossa e l’Unicef, presente con l’ex-presidente nazionale di Unicef Italia, Antonio Sclavi. La piazza è ora adornata da dieci figure-simbolo (scelte attraverso un sondaggio via Internet) e da totem informativi che citano i premi Nobel nella storia e ne raccontano le motivazioni. Una piazza-monumento viva, perché ogni anno verrà aggiunta la personalità o l’ente che verrà prescelto.
“I ragazzi che ogni estate giocano nella piazza – ha ricordato il sindaco di Monteriggioni – potranno leggere ed imparare nomi e comportamenti esemplari, che altrimenti rischiano di essere ricordati solo per il breve momento della celebrità mediatica”.
Il sindaco ha anche richiamato l’affresco di Ambrogio Lorenzetti che decora la Sala della Pace del Palazzo Pubblico di Siena che, appunto, mostra gli effetti positivi del governo democratico a confronto ed in opposizione con le tirannie liberticide, come esempio di comunicazione “politica” dell’arte, in ogni tempo. E’ stato anche letto un messaggio del Console degli Stati Uniti d’America di Firenze, Mary Ellen Countryman, che nell’apprendere che due illustri concittadini americani come Martin Luther King ed il Presidente Obama sono fra i dieci Premi Nobel rappresentati nella Piazza della Pace di Castellina Scalo ha scritto di “essere lieta che vengano ricordati ed apprezzati. Il coinvolgimento di tutta la cittadinanza in questa bella iniziativa aggiunge valore alla celebrazione ma anche a quel rapporto antico e profondo che da sempre lega la terra di Toscana agli Stati Uniti. Come rappresentante del mio Governo – ha concluso la lettera del console – ma anche come cittadina americana non posso che apprezzare l’amicizia che Monteriggioni mostra nei confronti degli USA e di questo vi ringrazio”. Al termine della manifestazione le dieci installazioni sono state scoperte con l’aiuto dei bambini del paese.