Giusti (Lega) reitera la richiesta di dimissioni di Valentini
di Augusto Mattioli
SIENA. Le inchieste sulla gestione del settore urbanistico nel comune di Monteriggioni sono ancora lontane dalla conclusione, nonostante che siano in consegna le conclusioni di indagini per abuso edilzio a 18 persone, tra cui l’ex-sindaco Valentini, attuale primo cittadino di Siena. E’ possibile – secondo quanto abbiamo appreso al palazzo di giustizia – che si stiano preparando inchieste su altri interventi effettuati nel territorio comunale. Tra l’altro la polizia giudiziaria è spesso presente nei locali del Comune, anche se in maniera molto discreta. Per cui potrebbero arrivare in tempi relativamente brevi altre informazioni di garanzia che andrebbero ad aggiungersi alle otto dell’inchiesta di questi giorni, riguardante una sessantina di appartamenti della zona di Uopini nel pressi del campo sportivo, che sono stati posti sotto sequestro. Di questi poco di più una quarantina sono occupati. Unico aspetto positivo è che le famiglie che già li occupano potranno continuare ad abitarci. Chi invece ci deve ancora entrare potrebbe avere non poche difficoltà come è accaduto negli interventi riguardanti l’inchiesta di Montarioso dove, a quanto sembra, gli appartamenti sequestrati si stanno degradando rapidamente.
Secondo la procura della Repubblica (il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Aldo Natalini), la nuova inchiesta riguarderebbe il fatto che non sarebbero state rispettate le volumetrie previste nell’intervento e ci sarebbero irregolarità anche sui vincoli paesaggistici.
A Valentini sono stati contestati i reati di falso in atto pubblico e omissione d’ufficio con altri 17 tra amministratori e consiglieri comunali e professionisti. Mancando un piano strutturale del Comune, le concessioni edilizie non sarebbero valide.
A tale proposito, Francesco Giusti (Lega Nord) ha dichiarato: “Dopo la ricezione dell’avviso di conclusione indagini, le dimissioni del sindaco Valentini NON SONO PIÙ RINVIABILI! I Consiglieri comunali della maggioranza ne prendano atto e si dimettano in blocco dal Consiglio comunale, così come è stato fatto a Roma con Marino”.