MONTERIGGIONI. “Il servizio idrico è un bene di valore collettivo da non mercificare”, è questo il messaggio che esce dal Consiglio comunale di Monteriggioni dello scorso 15 febbraio quando sono state discusse due mozioni riguardanti il recente Decreto Ronchi introdotto dal Governo sulla privatizzazione obbligatoria della gestione degli acquedotti pubblici. Sia il gruppo Centrosinistra per Monteriggioni che Rifondazione Comunista hanno infatti presentato due mozioni molto simili, ma durante la discussione è emerso che secondo la maggioranza consiliare in Toscana ed in particolare nell’ambito senese-grossetano gestito dalla società Fiora spa l’esperienza concreta ha portato anche risultati positivi per quel che riguarda la gestione associata dell’intero servizio idrico (acquedotti, fognature, depurazione), non più affidato ai singoli comuni, incapaci da soli di misurarsi adeguatamente con le nuove dimensioni dei problemi del ciclo integrato delle acque.
La contrarietà del Centrosinistra di Monteriggioni al decreto Ronchi è stata motivata soprattutto per l’assenza di garanzie per il controllo da parte degli Enti Locali sulla programmazione dell’attività e sui costi del servizio. Il dibattito si è poi concentrato sulla necessità di grandi investimenti nella rete idrica, condizione necessaria per un adeguato sviluppo economico e sociale, che il solo finanziamento attraverso le utenze non rende possibili.
Il gruppo Popolo della Libertà ha poi presentato un’interrogazione riguardante il comportamento del sindaco durante la cerimonia Governoincontra dello scorso 23 novembre. Il gruppo di minoranza stigmatizza il comportamento dei sindaci che si sono tolti la fascia tricolore in una sede istituzionale. Ha risposto il sindaco Valentini definendo il suo comportamento di disobbedienza civile mirato a mostrare un disaccordo verso quello che uno dei rappresentanti del governo stava esponendo in sala in modo elusivamente propagandistico, senza rispondere alle tante istanze del territorio, rappresentate dagli enti locali presenti. Secondo il sindaco non si trattava più di un incontro ma di una comunicazione univoca e quindi un’occasione sprecata per un confronto autentico fra territorio e governo centrale.
La contrarietà del Centrosinistra di Monteriggioni al decreto Ronchi è stata motivata soprattutto per l’assenza di garanzie per il controllo da parte degli Enti Locali sulla programmazione dell’attività e sui costi del servizio. Il dibattito si è poi concentrato sulla necessità di grandi investimenti nella rete idrica, condizione necessaria per un adeguato sviluppo economico e sociale, che il solo finanziamento attraverso le utenze non rende possibili.
Il gruppo Popolo della Libertà ha poi presentato un’interrogazione riguardante il comportamento del sindaco durante la cerimonia Governoincontra dello scorso 23 novembre. Il gruppo di minoranza stigmatizza il comportamento dei sindaci che si sono tolti la fascia tricolore in una sede istituzionale. Ha risposto il sindaco Valentini definendo il suo comportamento di disobbedienza civile mirato a mostrare un disaccordo verso quello che uno dei rappresentanti del governo stava esponendo in sala in modo elusivamente propagandistico, senza rispondere alle tante istanze del territorio, rappresentate dagli enti locali presenti. Secondo il sindaco non si trattava più di un incontro ma di una comunicazione univoca e quindi un’occasione sprecata per un confronto autentico fra territorio e governo centrale.