La produzione del Vino Nobile a impatto zero: un modello di riferimento
MONTEPULCIANO. Con il progetto “Carbon Foot Print” la città di Montepulciano ha vinto il primo premio al concorso delle Smart Communities. La premiazione si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze, durante lo Smau, alla presenza del neo-Assessore Regionale alle Attività Produttive Stefano Ciuoffo. Con questo eccellente risultato, il progetto – che mira alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla compensazione con le “buone pratiche” del ciclo produttivo del Vino Nobile di Montepulciano – diventa ufficialmente un punto di riferimento per analoghe produzioni a livello non solo nazionale.
“Con il progetto Carbon Foot Print intendiamo dare anche maggiore consapevolezza al consumatore riguardo al Vino Nobile di Montepulciano” – ha detto durante la cerimonia di premiazione il Sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi – “un valore aggiunta importantissimo che non è solo nella qualità del vino ma anche in un sistema produttivo che nel giro di un anno circa sarà praticamente a impatto zero”.
Il progetto sarà a pieno regime entro il 2016, investendo completamente il ciclo produttivo, partendo dalla lavorazione in vigna fino ad arrivare sulla tavola del consumatore.
“Il progetto Carbon Foot Print riveste anche importanza particolare perché vede la piena collaborazione tra una amministrazione pubblica e il tessuto privato produttivo del vino” ha aggiunto Andrea Contucci, Vice Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, presente alla premiazione. “Una sinergia che migliorerà ulteriormente la qualità della vita degli abitanti e dei turisti che frequentano la nostra città”.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuto anche Stefano Biagiotti, Presidente di Qualità e Sviluppo Rurale srl, società partecipata dall’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, dalla Provincia di Siena, dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, che è incaricata dell’attuazione del progetto.
Con l’affermazione nella tappa di Firenze, il progetto di Montepulciano entra di diritto tra i finalisti del contest nazionale che vedrà la sua conclusione allo Smau di Milano, nel prossimo autunno. Forte dell’adesione l’adesione di Valoritalia, una delle società leader nel settore dei controlli agro-alimentari, ed il riconoscimento da parte del Gambero Rosso, voce leader a livello internazionale nell’informazione eno-gastronomica, il progetto della Carbon Foot Print si basa sulla piattaforma digitale realizzata dall’Università Marconi di Roma su incarico del Comune di Montepulciano per il calcolo della quantità di CO2 emessa nell’atmosfera per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG. La piattaforma (con i relativi algoritmi) è stata realizzata, è funzionante ed è prossima alla prima sperimentazione; il sistema costituisce un’innovazione assoluta e presenta due ulteriori elementi di originalità: per la prima volta è un intero distretto – che coincide con il territorio del Comune – ad effettuare un’operazione del genere e attua una forma innovativa di sostenibilità sociale perchè lo strumento sarà messo a disposizione di tutte le aziende produttrici di Vino Nobile. Le emissioni saranno compensate con “buone pratiche” pubbliche e private (produzione di energia da fonti alternative, piantumazioni arboree etc.) per raggiungere l’equilibrio tra emissioni ed abbattimento. Il progetto si inserisce nel quadro del rispetto del Patto europeo dei Sindaci 2020.