MONTEPULCIANO. Oltre trecento pellegrini hanno preso parte, martedì 25 aprile, al pellegrinaggio diocesano guidato dal Vescovo mons. Stefano Manetti, entusiasta nel vedere tanta gente dalla propria Diocesi. Tappa per questo appuntamento ormai annuale è stata la città di Bologna, i pellegrini si sono ritrovati nella Piazza Maggiore, dinanzi alla Chiesa di San Petroni. All’interno, dopo il saluto del vescovo, c’è stata la spiegazione artistica del grande edificio – il terzo per grandezza in Italia, dopo Milano e Firenze – ad opera di don Antonio Canestri, attualmente direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Al termine monsignor Manetti ha guidato il Regina Coeli.
Dopo il pranzo al sacco, gli oltre trecento fedeli “diocesani” si sono ritrovati dinanzi alla Basilica minore di San Domenico, dove sono custodite le spoglie mortali di uno dei santi più conosciuti dalla cristianità e citato persino da Dante unitamente a San Francesco d’Assisi. Proprio all’interno della Basilica, ben curata dai padri domenicani, c’è stato l’incontro con monsignor Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, scelto da Papa Francesco per la guida della Chiesa petroniana. Il pastore ha portato il saluto e la gioia personale per “un gruppo così numeroso venuto ad omaggiare San Domenico”. Nel suo breve saluto monsignor Zuppi ha ringraziato “il fratello vescovo Stefano” per la scelta di Bologna come meta annuale del pellegrinaggio “che ogni anno vi vede radunati intorno ad una figura di santità”. Il Vescovo Manetti ha risposto con un caloroso abbraccio, ringraziando a sua volta per l’accoglienza e “il saluto nonostante i tuoi numerosi impegni”. Proprio nella basilica domenicana i pellegrini hanno celebrato l’Eucaristia, alla presenza di quasi venti sacerdoti giunti dalle tre Vicarie in cui si suddivide il territorio diocesano e del servizio liturgico ben curato dai ministranti della comunità di Sarteano. Ad animare la solenne celebrazione – che ha rappresentato il momento principale del pellegrinaggio – un gruppo di coristi provenienti da quasi tutte le parrocchie.
Nella sua omelia il vescovo Stefano, ringraziando i sacerdoti per aver accompagnato i loro fedeli, ha proposto all’attenta assemblea tre figure di riferimento: San Marco, la cui festa si celebrava proprio il 25 aprile, San Domenico, “scopo” del pellegrinaggio annuale della Diocesi, e Sant’Agnese Segni, domenicana, il cui anno giubilare è iniziato pochi giorni fa a Montepulciano, nel santuario a lei intitolato. Tre figure che segnano il cammino della Chiesa diocesana mentre si avvia a conclusione l’anno pastorale. Presenti al pellegrinaggio diocesano anche circa venti giovani, guidati dal responsabile della Pastorale Giovanile diocesana don Claudio Porelli, che nei giorni precedenti hanno fatto tappa anche a Rimini e Ravenna. Un pellegrinaggio – quello del 25 aprile – ben riuscito, i cui frutti spirituali si raccoglieranno nei mesi a venire, imitando una delle figure che più ha segnato il cristianesimo, San Domenico di Guzman, assertore intrepido della verità nella carità.