L'iniziativa degli operatori del territorio seguita con attenzione da Angiolini
MONTEPULCIANO. Da Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano, riceviamo e pubblichiamo.
“Ho seguito ieri mattina su Facebook l’iniziativa “Consegna delle chiavi”, organizzata dal gruppo Facebook “Tutti insieme per Montepulciano – Una Nobile rinascita” e ho ricevuto le mail degli operatori economici del territorio che vi hanno aderito. Ho preso anche visione del comunicato stampa pubblicato sulla pagina che porta lo stesso nome (ripreso anche da alcuni organi di informazione) e, come d’accordo con il portavoce del gruppo, Cristian Brasini, rendo note le mie opinioni.
Inizio dalla parte finale del comunicato stampa del gruppo, in cui l’iniziativa odierna viene ribattezzata ”appello” affinchè il sindaco “rappresenti al meglio nelle sedi opportune” le categorie interessate.
Dunque, con la simbolica (e virtuale) riconsegna delle chiavi delle loro attività al sindaco, questi operatori di Montepulciano non hanno voluto protestare nei riguardi del Comune ma lanciare un appello affinchè il capo dell’Istituzione pubblica che è a loro più vicina si faccia interprete delle loro istanze. E’ evidente che un’impostazione del genere disegna con precisione i contorni dell’iniziativa e rende giustizia a quanto è stato fatto finora, a livello locale, per le categorie produttive.
Ricordo (e sottolineo) che il 9 marzo, proprio alle soglie del lockdown, convocai una riunione alla quale – proprio in considerazione delle conseguenze che l’emergenza coronavirus stava già provocando anche a livello comunale – furono invitate a presenziare tutte le associazioni di categoria ed i sindacati. Fu una riunione molto partecipata, non sapevamo esattamente – in quel momento – a cosa stavamo per andare incontro, ma rappresentò per tutti un segnale di massima attenzione.
In realtà fin dalla fine di febbraio mi ero reso disponibile a colloqui, confronti, riunioni, ho partecipato (e dato disponibilità) a videoconferenze, e anche da tale attenzione e sensibilità sono scaturiti atti importanti della Giunta Comunale che ha deliberato il differimento al 30 giugno di tutta una serie di tributi in scadenza (imposta sulla pubblicità, dell’imposta di soggiorno, della TARI (rifiuti) e l’adeguamento al Regolamento della TOSAP (occupazione suolo pubblico) con il contestuale differimento del pagamento della stessa tassa) nonché l’indicazione alla Montepulciano Servizi e alla ICA, società incaricate, rispettivamente, della riscossione della tassa di soggiorno, TARI e TOSAP, e dell’imposta sulla pubblicità, di sospendere fino al 31 maggio i termini relativi alle attività di liquidazione, controllo, accertamento e contenzioso. Dunque atti concreti, che hanno prodotti immediati effetti sull’attività delle imprese, almeno in termini di alleggerimento degli impegni economici più vicini.
Ricordo le iniziative intraprese dal Comune a beneficio di tutti i cittadini (non solo dei diretti interessati) affinché tutti abbiano piena percezione del fatto che non c’è stato immobilismo e che si è lavorato per dare risposte immediate a sostegno delle attività economiche. E vorrei che di questo gli imprenditori che hanno fotografato le proprie chiavi davanti alle attività chiuse ne rendessero atto all’Ente.
Gran parte degli interventi che il gruppo pone a base della propria iniziativa, sono di competenza di organi sovraordinati al Comune, a partire dal Governo. Ne sono evidentemente consapevoli i promotori quando chiedono al sindaco di farsene interprete.
E io me ne farò interprete, come ho fatto fino ad oggi e continuerò a fare. Perché in gioco non c’è solo il futuro delle imprese locali (che già sarebbe un motivo più che sufficiente per impegnarsi) ma ci sono anche la tenuta sociale della nostra comunità e il dovere – io lo sento come tale – di mettere al riparo il nostro sistema da mire speculative. Se pensiamo alla struttura della maggior parte delle nostre attività, emerge una gestione per lo più familiare, estranea all’attività di gruppi imprenditoriali, che garantisce il sostentamento dei titolari e dà occupazione alle famiglie di chi vi lavora, garantendo un equilibrio che è economico ma anche sociale. Una crisi più profonda potrebbe esporre queste attività alle mire di chi intende speculare e, nella peggiore delle prospettive, potrebbe provocare uno stravolgimento della nostra comunità. Ecco perché, con la Giunta, abbiamo adottato quegli atti, non solo per alleggerire l’impatto sulle imprese, in quel momento ferme, ma anche per creare il presupposto politico per attuare ulteriori misure, altrettanto concrete e sistemiche.
E, credetemi, in questo tempo, con la discrezione che si addice – nell’interesse primario della comunità che rappresenta – ad un sindaco, ho avuto contatti, ho bussato a porte, ho scambiato opinioni e valutato strategie a sostegno dei Comuni turistici come è Montepulciano. Contemporaneamente Montepulciano e tutti i Comuni dell’ambito turistico della Valdichiana Senese hanno continuato a lavorare per il futuro, con la promozione dei territori, attraverso il braccio operativo rappresentato dalla Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana Senese.
Non è il numero degli operatori che hanno aderito alla manifestazione delle chiavi a farmi dire queste cose; anche quando gli interlocutori erano una decina, non di più, ho manifestato la stessa disponibilità (e chi c’era, me ne potrà dare atto).
Dunque continuo il mio lavoro, pronto a renderne atto non appena saranno raggiunti nuovi risultati. Esprimo però un auspicio, che l’uso abbondante di termini come “uniti”, “unità” e simili sia profondo e convinto, che esprima cioè una reale volontà di affrontare come collettività i problemi del momento. Non dimentichiamo che stiamo fronteggiando un’emergenza sanitaria che non ha precedenti nella nostra storia recente, che in gioco ci sono la salute e la vita delle persone, e che ogni decisione assunta dalle Istituzioni deve essere scrupolosamente soppesata, sempre nel senso della prudenza.
La mia porta rimane (almeno simbolicamente) aperta”.