Sentieri del Nobile e della Via Barlettaia, direttrici inedite per un turismo innovativo
MONTEPULCIANO E PIENZA. Nella “due giorni” che i Comuni di Montepulciano e Pienza hanno dedicato al Sentiero del Nobile ed al Sentiero della Via Barlettaia c’è stato spazio sia per le riflessioni e per gli incontri con tutti i soggetti interessati al progetto, dall’associazionismo agli imprenditori turistici, sia per il collaudo dell’intero itinerario.
Sabato 29, nel Palazzo Comunale di Pienza, i Sindaci Fabrizio Fè ed Andrea Rossi hanno presentato il progetto, dedicando particolare attenzione a questa nuova proposta di turismo eco-sostenibile, che abbina viaggio, scoperta, natura e benessere, e sottolineando l’importanza della stretta e cordiale collaborazione tra i due Comuni.
Domenica 30, a Montepulciano, al Tempio di San Biagio, significativamente dedicato alla Madonna del Buonviaggio, dalle parole si è passati ai fatti. Provenienti infatti sia da Pienza che dal Lago di Montepulciano, si sono ritrovati gruppi di ciclisti, cavalieri e podisti per un incontro che ha sancito l’avvio dell’attività dei due sentieri.
Come aveva promesso, il Sindaco di Pienza, confermando la sua passione per lo sport praticato, è giunto a Montepulciano in bicicletta accompagnato anche da Assessori e Consiglieri che hanno utilizzato il mezzo a due ruote o, addirittura, hanno scelto l’opzione podistica.
A ricevere Fè in versione biker il collega di Montepulciano Rossi con numerosi componenti della Giunta e rappresentanti del Consiglio Comunale. Hanno aderito all’inaugurazione anche il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, la Fondazione Sport-Natura-Ambiente ed i rappresentanti degli Uffici Tecnici che, lavorando a ritmo serrato, hanno portato a compimento il progetto.
Particolarmente folto il “gruppone” dei ciclisti che ha raccolto gli specialisti della Cerro Bike, l’associazione che ha materialmente realizzato il troncone di Montepulciano dell’itinerario, e di altre realtà provenienti anche dall’Umbria. Come sempre spettacolare l’arrivo dei drappelli di cavalieri in cui non è passata inosservata la presenza di giovanissime amazzoni.
Per tutti c’è stata la possibilità di partecipare al brindisi offerto dal Consorzio del Vino Nobile prima di prendere la via del ritorno.
Il Sentiero del Nobile e il Sentiero della Via Barlettaia formano un tracciato ciclo-pedonale di circa 40 km complessivi, liberamente percorribile in ogni stagione, anche a cavallo, che realizza l’auspicato collegamento tra due fondamentali direttrici, il Sentiero Arno – Bonifica ad est e la Via Francigena ad ovest.
Il Sentiero del Nobile, che prende il nome dal pregiato vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) che può provenire solo da Montepulciano, ha uno sviluppo complessivo di 18,3 km, si snoda soprattutto sui fianchi delle colline che ospitano i vigneti ma costeggia anche oliveti e le altre coltivazioni agricole. Parte dal Santuario di Sant’Agnese, tocca il Tempio di San Biagio (punto di collegamento tra i due tronchi, in comune anche con il Sentiero degli Etruschi), poi scende attraverso la Madonna della Querce ed il bosco della Madonna del Cerro per giungere al Lago di Montepulciano dove, all’altezza del Centro Visite “La Casetta”, si innesta con il Sentiero Arno – Bonifica. Il percorso è stato progettato con la collaborazione dei volontari della locale Associazione Cerro Bike.
Il Sentiero della Via Barlettaia ha uno sviluppo di 20 km e riprende la denominazione di una direttrice che già nel XIV secolo univa il Monte Amiata con Montepulciano e la Val di Chiana, incrociando in Val d’Orcia la Via Francigena. Il nome “barletta” indica un piccolo contenitore in legno prodotto dagli artigiani amiatini che veniva usato dai viaggiatori per l’indispensabile scorta di acqua. Dal Podere Le Costarelle alla Grancia di Spedaletto attraversa i fantastici scenari della Val d’Orcia, transita tra Monticchiello e Pienza, toccando luoghi di intensa bellezza paesaggistica come la Buca del Beato, romitorio rupestre, o altri antichi casali.
I due itinerari, redatti in base alla disciplina della Rete Escursionistica Toscana (RET) in cui saranno presto censiti, possono essere liberamente percorsi in ogni stagione.