di Leonardo Mattioli
VALDICHIANA. L'emergenza treni con il prossimo taglio di molti intercity che transitano per la stazione di Chiusi penalizzando cosi' non solo i pendolari ma l'intera economia del territorio (basti pensare ai soli turisti che si avvalgono del treno per frequentare le acque termali di Chianciano, visitare le numerose opere d'arte presenti o ammirare i paesaggi della provincia) e' piombata sulla prima riunione del consiglio dell'Unione dei comuni della Valdichiana senese che ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno presentato dal capogruppo di maggioranza Paolo Giglioni.
Quella dell'emergenza treni e' una questione all'attenzione di tutte le forze politiche da tempo, da quando si e' saputo che dal 13 dicembre prossimo saranno soppressi molti intercity che transitano nella stazione della citta' di Porsenna. Di qui l'ordine del giorno in cui si chiede a Trenitalia il ritiro di questi "tagli" e in cui si rivolge un appello del Ministro per le Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli perche' intervenga e trovi una soluzione.
Ma ci sono voluti piu' interventi di esponenti della maggioranza come il Presidente dell'Unione Marco Rossi (foto) per convincere la minoranza ad approvare o almeno ad astenersi sul documento che ancora non conosceva perche' presentato all'ultimo minuto. Alla fine tre consiglieri di centro destra l'hanno approvato e tre si sono astenuti. A convincerli e' stato soprattutto il primo cittadino di Chiusi Luca Ceccobao che ha parlato di una "rivoluzione ferroviaria silenziosa, di una geografia ferroviaria che sta cambiando il sistema Italia. Purtroppo la forza contrattuale e' soprattutto di Trenitalia mentre il soggetto regolatore, cioe' il governo, deve poter intervenire e per poterlo fare deve avere piu' forza. Noi, con questo documento, se votato da tutti, possiamo concorrere a dargli piu' forza proprio per evitare che dopo il 13 dicembre i treni che da Chiusi vanno Roma ci mettano di piu' che negli anni '50".
L'assemblea ha anche approvato, con il voto contrario della minoranza e un'astensione, l'assestamento di bilancio. La minoranza infine si e' riservata di decidere il proprio capogruppo in una prossima riunione in attesa di conoscere il nuovo regolamento dell'Unione. Nel frattempo il consigliere Gherardo Guazzini, del Pli, ha gia' preso le distanze dal Pdl anticipando che "se ci sara', chiedera' di aderire al gruppo misto e non si iscrivera' a quello del Cavaliere".