Durante un controllo in prossimità del casello autostradale della Valdichiana le fiamme gialle hanno individuato una Opel Astra Station Vagon con la targa straniera che, per la velocità tenuta risultava alquanto sospetta.
A bordo dell'auto fermata c'era un cittadino olandese di 50 anni. L'uomo, nel mezzo preso a noleggio in Olanda, aveva aveva sistemato con cura 4 grandi borsoni di tela blu, 2 nei sedili posteriori e 2 nel bagaglio. Al loro interno, diversi sacchi di cellophane trasparente contenevano complessivamente 43 chili di marijuana ed 120 grammi di hashish.
Intimato l’alt, dall’autovettura è sceso il soggetto incensurato di nazionalità olandese che con un inglese abbastanza stentato ha esibito una patente rilasciata dalle autorità italiane. Al suo interno le stesse generalità del passaporto, ma l’indicazione di una residenza romana ha incuriosito ulteriormente i finanzieri. Interrogati via radio i terminali di polizia il documento è risultato falso al fine di evitare di essere scoperto in caso di un controllo approssimativo. Quella patente, con quel numero, non è stata mai rilasciata da alcuna Prefettura.
A quel punto sono scattati altri e più serrati controlli. Il mezzo è stato perquisito con ogni attenzione. La sorpresa è stata poi grande: all’interno dei 4 grandi borsoni l’enorme quantitativo di droga.
L’uomo è stato immediatamente scortato in caserma e tratto in arresto per traffico internazionale di droga, l’autovettura e le sostanze stupefacenti sono state sequestrate. Rischia fino a 30 anni di reclusione. A dirigere le indagini la Procura della Repubblica di Montepulciano.
Lo stupefacente, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stato acquistato in Olanda per poi essere dirottato sul mercato toscano e laziale. Ma su questo bisogna ancora fare piena chiarezza.