di Roberto Cappelli
MONTALCINO. I primi dati ufficiali ritrovati nei vari archivi storici di cui è ricca Montalcino parlano del 1818 quale anno di fondazione della Banda di Montalcino, oggi Società Filarmonica G.Puccini, ma già dal 1700 si hanno notizie di gruppi musicali non organizzati che percorrono le vie della Città del Brunello per annunciare notizie o semplicemente per accompagnare feste o momenti importanti.
I 190 anni ufficiali di Fondazione andavano perciò festeggiati in modo più importante del solito e il Consiglio Direttivo della Filarmonica G. Puccini Montalcino, eletto a maggio, ha programmato per sabato 6 e domenica 7 dicembre una serie di iniziative, approfittando anche della consueta festa di S. Cecilia, protettrice della Musica. Una delle più vecchie istituzioni ilcinesi, seconda solo alla Confraternita di Misericordia, intende in questi due giorni riaffermare la propria importanza culturale, sociale e aggregativa che un’associazione può avere in una città come Montalcino e, proprio per questo, sabato 6 dicembre, prima del tradizionale Concerto tenuto dalla Filarmonica e dalla Corale G.Puccini, sarà presentata al Teatro degli Astrusi una pubblicazione realizzata per l’occasione, una pubblicazione soprattutto fotografica, attraverso la quale si potranno ripercorrere a ritroso molti di questi 190 anni e si potranno rivedere e ricordare i tanti montalcinesi che hanno suonato in Banda o nella Folkloristica, oggi non più in attività, che hanno indossato il cappello con i fregi della Filarmonica G.Puccini.
Nella pubblicazione, che il presidente Claudio Cesarini forse per non voler far apparire troppo importante quanto si è realizzato non vuole chiamare libro, si leggono anche notizie storiche e curiose sulla Banda di Montalcino, notizie curate da Bruno Bonucci, e si osservano foto della Corale in alcune trasferte lontano da Montalcino e della Scuola di Musica che quest’anno ha raggiunto il numero record di iscritti di 130 persone. Quella della Scuola di Musica è una realtà forse non ben compresa e un po’ sottovalutata a Montalcino: sono quasi 130 “i giovani”, i minorenni sono l’80% degli iscritti, che imparano musica e canto e che oltre a stare insieme ad altre persone arricchiscono in maniera importante e professionalmente valida il proprio bagaglio culturale e conoscitivo. Tutto questo ha un grandissimo significato così come ha una grandissima importanza e difficoltà mantenere in vita una Scuola di Musica in un momento nel quale alla preoccupante crisi economica esistente si aggiunge il disimpegno di molti.
Dunque sabato dalle ore 17, al Teatro degli Astrusi, si potrà meglio capire l’alto bagaglio di tradizione, cultura, e radici locali che rappresenta la Società Filarmonica, così come sarà l’occasione per ascoltare la Banda e la Corale, dirette dal Prof. Luciano Brigidi, e riconoscere a chi suona e canta la nostra gratitudine per rappresentare ancora tradizione e cultura locali che altrimenti sarebbero già scomparse. I 190 anni verranno festeggiati poi domenica 7 dicembre con la “mattiniera” uscita e con la tradizionale colazione, il cui “menu’” è eguale da anni, offerto ai musicanti e coristi dal Consiglio della Filarmonica, poi il trasferimento alla Chiesa della Madonna del Soccorso per la Messa di Ringraziamento, cantata e suonata al cospetto delle autorità, quindi di nuovo “passeggiata” musicale per le vie di Montalcino prima di trasferirsi al Ristorante per il Pranzo Sociale. Tutto questo può sembrare qualcosa di semplice e poco importante, ma è un rituale che si ripete da anni a cui molti non intendono rinunziare; 190 anni di vita, di musica, di canti, di cultura,di tradizioni hanno ben motivo di essere festeggiati e ricordati ma soprattutto hanno motivo di non essere dimenticati e devono avere senz’altro un futuro che possa portare a festeggiare l’ anniversario di fondazione e la Patrona S. Cecilia ancora per molti anni.