L'esperienza di una neomamma e l'impegno dell'Arciconfraternita
POGGIBONSI. La donazione di latte materno, come gesto di umana solidarietà verso coloro che hanno problemi di allattamento, è possibile anche nel nostro territorio. Grazie alla Misericordia di Poggibonsi, che lo raccoglie e trasporta alla Banca del Latte Materno Umano presso l’Azienda Ospedaliera Senese con la quale è convenzionata.
Per le neomamme aderire è semplice, come ci racconta Fiammetta: «Quando è nata, Martina era davvero troppo piccola per potersi attaccare al seno con le sue forze, perciò, su consiglio delle ostetriche, ho iniziato ad usare il tiralatte trovandomi ben presto ad averne in eccedenza. Si è sempre detto che il latte materno è l’alimento più prezioso: quale idea migliore che donarlo ai tanti neonati più fragili che ne hanno bisogno. Ho contattato la Banca del Latte di Siena (0577586582 ndr) e un’infermiera mi ha spiegato tutto il percorso: visita medica con prelievo di sangue presso l’ospedale più vicino e una telefonata alla Misericordia. In pochi giorni sono riuscita a dare il mio piccolo, ma prezioso contributo, in maniera semplice e sicura.
Quando ho visto Matilde (la volontaria ndr) portar via il primo contenitore termico con i barattolini del mio latte si è concretizzato il desiderio di aiutare altre piccole vite. Un sorriso (di questi tempi rigorosamente sotto la mascherina), un saluto e via in direzione delle Scotte.
Ringrazio la Misericordia di Poggibonsi che si impegna attivamente e prontamente anche in questo percorso davvero ben organizzato nel nostro territorio».
Fiammetta spera che altre mamme si decidano a fare lo stesso, perché ci sono realtà silenziose e spesso sconosciute per cui possiamo fare davvero tanto, come dice lei stessa.
Alla sua bella e toccante testimonianza fa eco il governatore della Misericordia Vallis Berti: «Siamo da ormai 140 anni al servizio dei bisognosi e degli ultimi della nostra comunità, ma con lo sguardo rivolto alle sfide che il futuro ci presenta. Ben lieti quindi di dare il nostro apporto a questa nuova iniziativa che senza la rete del volontariato sarebbe più difficile ed oneroso realizzare. Alle mamme donatrici, agli operatori sanitari, ai nostri volontari va il mio più sincero ringraziamento e che Iddio gliene renda merito!».