Fermati dagli agenti delle Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi – Chianciano Terme, diretti dal Vice Questore Aggiunto Antonello Calderini, i tre hanno spiegato i "legami" che li univano. Il minorenne alla guida dell'auto sarebbe stato il marito della maggiorenne, dalla quale avrebbe avuto anche un figlio poco più di un mese fa.
L'auto a bordo della quale viaggiavano, una Hunday Atos, non aveva copertura assicurativa e non era in regola con la revisione. La proprietaria, una 45 enne di Enna sarà sottoposta ad accertamenti.
La cosa certa, confermata dai tre giovanissimi, è il luogo da cui provenivano: il campo nomadi di Tor di Quinto, a Roma.
Condotti in Commissariato e prese le impronte digitali, si è giunti attraverso la banca dati, a risalire ai numerosi reati contro il patrimonio attribuiti ai minorenni e alla maggiorenne con i nomi dichiarati e con altri alias.
All’interno dell’auto gli agenti hanno rinvenuto forbici a lama lunga e cacciaviti opportunamente modificati per renderli idonei allo scasso e all’offesa alla persona.
Con l’ausilio dei colleghi delle Sezioni Anticrimine e Minori del Commissariato gli operatori della Squadra Volanti hanno pertanto denunciato in stato di libertà il minore, in concorso con la presunta moglie maggiorenne, per guida senza patente e porto di strumenti atti ad offendere. Nessun tipo di provvedimento penale è stato adottato nei confronti della tredicenne, stante la sua assoluta non imputabilità, anche se gli agenti hanno segnalato il suo nominativo alla Procura della Repubblica dei Minori.
Oltre alla denuncia penale, sono stati contestate nei confronti dei due sposi anche le violazioni al Codice della Strada.
La madre dei minori, rintracciata telefonicamente, ha dichiarato di non avere la possibilità di raggiungerli a Chiusi, così i due figli sono stati affidati all’unica maggiorenne, accompagnati alla Stazione ed imbarcati sul treno diretto a Roma per il rientro a casa.