Il sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini interviene così per commentare ulteriormente la vicenda delle minacce subite dall’assessore all’Urbanistica Adriano Chiantini.
“Il reo confesso, scarcerato in attesa di giudizio, cerca di buttare sullo scherzo una sequenza di atti e comportamenti intimidatori, in alcuni casi inquietanti. Lettere minatorie, buste con proiettili, video denigratori pubblicati su You Tube, accuse infamanti e calunniose (rivolte anche contro imprenditori locali), ecc. Tanto per fare un esempio, uno dei video recapitati al Comune è intitolato: “Lurido pidocchio risalito di m… Non ci fare incazzare perché vi ammazziamo”, con tanto di filmato di pistola col silenziatore, che spara. Altro che burlone, che si esprime con toni al di sopra delle righe. Altro che esasperato dalle angherie dell’amministratore di turno”.
“Questa vicenda è un piccolo affresco dell’Italia di oggi, nella quale tutto ciò che è responsabilità di governo (locale o no) diventa una grande marmellata fetida di malaffare e incompetenza, ed il qualunquismo un tanto al chilo non fa più distinzioni. E questo accade a destra, al centro, a sinistra. Del resto, insieme alla solidarietà al Presidente Berlusconi per la folle aggressione di Milano era facile ascoltare qua e là i soliti distinguo che attenuavano la gravità dell’accaduto o che la menavano sulle responsabilità della cattiva politica”.
“Nel nostro caso il riassunto dei fatti è questo: il Comune ritiene opportuno spostare la pompa di benzina (con annessa distribuzione delle bombole del gas in condizioni di dubbia sicurezza) fuori dal centro del borgo storico di Abbadia Isola. Per incentivare gli attuali proprietari della pompa, una volta individuata la nuova area sulla principale strada di collegamento urbano ed industriale, ne vincola la realizzazione allo spostamento di quella di Abbadia Isola. Cioè attribuendo agli attuali gestori una posizione di vantaggio che consentirebbe loro di trattare le condizioni del trasferimento. Il luogo, invece, dove proponevano di trasferirsi è incompatibile sia sotto il profilo paesaggistico (visibile dal castello di Monteriggioni) che idraulico (rischio di esondazione dei canali e dei fossi), come evidenziato anche dalla Provincia e dalla Regione. Davanti alle ripetute e motivate motivazioni del diniego, negli ultimi mesi si registra un crescendo di minacce e calunnie, fra le quali video pseudo-ambientalisti ancora visibili sulla Rete infarciti di accuse di ruberie, corruzione, truffe ai danni della Comunità europea, violazioni di aree vincolate ed infine (come poteva mancare?) nuove zone industriali lottizzate da mafiosi. Col lieto fine dell’ultimo avvertimento: “Vi manderemo la fattura dei proiettili”! A questo punto, che fare? Molto semplice: attendiamo giustizia”.