CASOLE D'ELSA. Un chiostro gremito di persone in silenzio contemplativo.
Sabato (22 novembre) nel chiostro della Collegiata è stata svelata per la prima volta al pubblico, l'opera inedita di Marco Romano, acquistata recentemente dal Museo della Collegiata di Casole d'Elsa.
"Si tratta, in particolare – spiega Patrizia La Porta, direttrice del Museo della Collegiata di Casole d'Elsa – di una piccola testina barbata in marmo, facente sicuramente parte di un frammento più ampio, che il Comune ha avuto la straordinaria fortuna di reperire sul mercato antiquario. Con questa scultura si arricchisce non solo il museo, ma si consolida la presenza, in Valdelsa, delle opere di Marco Romano, di cui esistono già un crocifisso ligneo a Colle e il monumento del Porrina a Casole d'Elsa".
L'occasione è stata quella della presentazione della mostra "Marco Romano e il 'contesto' artistico senese tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento", a cura di Alessandro Bagnoli, che tra il 4 aprile e il 4 luglio 2009, sarà allestita presso il museo casolese. L'esposizione è stata realizzata dal Comune di Casole d'Elsa in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e conterrà alcuni tra i principali capolavori di Marco Romano, oltre a ricostruire il contesto artistico senese fra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, in cui lo scultore operò "producendo opere di straordinaria importanza a Siena, Casole d'Elsa, Cremona, Venezia", come si legge nella prefazione scritta da Bagnoli.
"Sono soddisfatto – dichiara il presidente della Fondazione Musei Senesi, Gianni Resti – di come si è svolta l'iniziativa di presentazione di Bagnoli. Marco Romano è un artista di nicchia, ma l'inroduzione alla sua arte è stata eseguita così splendidamente, da aver potuto coglierne l'importanza e l'interesse che può raggiungere anche l'interesse nazionale. La buona riuscita si deve sicuramente alla rete di organizzazione creata da quanti hanno partecipato all'iniziativa. Oggi – continua Resti – guardiamo al futuro e all'esposizione del prossimo anno, ma desideriamo anche stringere rapporti con Venezia e Cremona, due realtà in cui Romano ha lasciato il segno e pensiamo di proporre anche li la serata di sabato 22 novembre a Casole."
"La mostra di Marco Romano – dichiara il sindaco di Casole d'Elsa, Valentina Feti – rappresenta l'evento culturale più importante che questa amministrazione abbia fortemente voluto e portato avanti in questi ultimi anni. La statua a Messer Porrina, uomo di una facoltosa famiglia casolese, è stata acquistata alcuni anni fa da parte del Comune ed era già, quindi, presente nella Collegiata. Dopo l'acquisto dell'inedita testa marmorea, non potevamo non valorizzare lo straordinario patrimonio in nostro possesso, se non, con una mostra di questo spessore. La presentazione di sabato, poi, è stata sicuramente non solo il lancio, ma anche e soprattutto l'occasione per far conoscere a tutti il forte investimento culturale che stiamo facendo per il nostro territorio. La grande partecipazione – conclude la Feti – ci fa ben sperare circa la riuscita della mostra che aprirà il prossimo aprile e che merita nei prossimi mesi il proseguimento del lavoro di comunicazione che l'ha caratterizzata in queste ultime settimane. Vorrei fare i complimenti ed i ringraziamenti a quanti con noi hanno reso possibile questo straordinario evento che darà lustro al nostro museo ed al nostro territorio."
Alla serata di sabato (22 novembre) hanno preso parte, oltre ad Alessandro Bagnoli, della Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le provincie di Siena e Grosseto, Don Felido Viti, proposto della Collegiata di Santa Maria Assunta di Casole d'Elsa, Valentina Feti, sindaco di Casole, Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gianni Resti presidente della Fondazione Musei Senesi, e Gabriele Borghini, Soprintendente per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le provincie di Siena e Grosseto.