I giovani migranti richiedenti asilo accolti da Oxfam, protagonisti della vendemmia tra le colline del Chianti
GAIOLE IN CHIANTI. Un’esperienza positiva di integrazione, nel solco del percorso già tracciato tra le colline del Chianti da Oxfam, grazie alla collaborazione con il Comune di Gaiole in Chianti e l’azienda vinicola Badia a Coltibuono con l’inaugurazione del “Sentiero Oxfam”.
Protagonisti due dei migranti accolti nelle strutture dell’organizzazione umanitaria in Toscana che, nelle ultime due settimane di settembre, hanno lavorato regolarmente alla vendemmia presso l’azienda vitivinicola del Chianti. Un’occasione di formazione lavorativa divenuta, così, un modo per sottrarre ai pericoli del caporalato e del lavoro nero i due giovani ragazzi arrivati ancora minorenni in Italia dalla Libia, dopo un pericoloso e lunghissimo viaggio.
“Siamo molto soddisfatti del percorso finora tracciato insieme alle altre realtà presenti nella regione che ci vede quotidianamente al lavoro per l’accoglienza e l’integrazione di oltre 230 migranti richiedenti asilo – dichiara Zanobi Tosi, responsabile dell’accoglienza di Oxfam in Toscana – Il ‘Sentiero Oxfam’ inaugurato lo scorso settembre ha posto le basi per uno scambio proficuo con i principali interlocutori del Chianti, come il Comune di Gaiole e Badia a Coltibuono, che si sono mostrati da subito aperti ad altre iniziative per rafforzare l’inclusione sociale e l’integrazione dei migranti accolti nelle nostre strutture, spesso giovanissimi in fuga da guerre e povertà e alla ricerca di un futuro migliore nel nostro Paese. Offrire loro occasioni di formazione e lavoro rappresenta un passo decisivo per supportarne un vero processo di integrazione”.
“L’esperienza di Badia a Coltibuono – afferma Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti – rappresenta un esempio positivo di gestione dei migranti e un’azione concreta per inserirli nel territorio che li ospita. Per Gaiole non si tratta della prima ‘buona pratica’, ma segue altre esperienze promosse negli ultimi anni con un coinvolgimento attivo dei migranti nel nostro tessuto sociale. Da sempre terra di integrazione e solidarietà, abbiamo dato da subito la nostra disponibilità alla Regione Toscana e alla Prefettura di Siena sulla gestione dell’emergenza internazionale. L’anno scorso abbiamo accolto 19 ragazzi alla Fattoria di San Giusto a Rentennano e alcuni di loro sono stati addirittura coinvolti nell’edizione 2015 de L’Eroica, al fianco dei volontari impegnati nella gestione logistica dell’evento. L’argomento immigrazione è sicuramente molto delicato e dobbiamo trattarlo con umanità e, al tempo stesso, rispetto della nostra gente e del nostro passato. Le nostre – aggiunge il primo cittadino – sono sicuramente esperienze positive che aprono la strada a nuove opportunità sociali e confermano valori che ci contraddistinguono da sempre, anche grazie al tessuto sociale ed economico locale, composto da associazioni e realtà produttive sensibili a questi temi, come quelle coinvolte finora, che ringrazio per la disponibilità”.
Il “Sentiero Oxfam”. Sulle orme dei pellegrini, per ripercorrere assieme ai migranti accolti da Oxfam in Toscana un antichissimo percorso attraverso un sentiero lungo 36 chilometri tra le stupende colline del Chianti: è il “Sentiero Oxfam”, nato dalla collaborazione tra l’organizzazione umanitaria, il Comune di Gaiole in Chianti, l’azienda Badia a Coltibuono, Castello di Ama, Fattoria di Montagliari e Fondazione Chianti Storico. Inaugurato a inizio settembre e oggi aperto e a disposizione di tutti gli appassionati di trekking che vogliono visitare i suggestivi paesaggi del Chianti storico con spirito solidale, il percorso offre infatti ai visitatori la possibilità di immergersi in un viaggio simbolico disseminato di cartelli e legende, con rimandi al viaggio affrontato dai migranti costretti a lasciarsi un’intera vita alle spalle a causa di guerre, persecuzioni e povertà.