“Siamo un'alternativa di governo a chi voleva cancellare il nostro comune”
TORRITA DI SIENA. Michela Contemori è il candidato sindaco per il Comune di Torrita di Siena della lista civica TORRITA BENE COMUNE, un raggruppamento di uomini e di donne dalle più diverse estrazioni politiche.
È la prima candidatura di una donna a Torrita dall’introduzione dell’elezione diretta del Sindaco.
Perito chimico, laureata in scienze dell’educazione e della formazione, ed impiegata presso una società di consulenza specializzata nei campi della salute, della sicurezza e della tutela ambientale, Michela Contemori è stata tra le protagoniste, sul fronte del No, della campagna referendaria contro la fusione dei Comuni di Torrita e Montepulciano, e si propone adesso con una proposta civica di rottura con il recente passato amministrativo della cittadina senese.
“Sento sulle spalle l’enorme responsabilità di presentare ai Torritesi ed ai Montanini una seria alternativa di governo rispetto a chi voleva cancellare il nostro Comune” – dice Contemori – “con l’obiettivo di ridare vigore alla vita economica, sociale e culturale della comunità, guardando ai più deboli, all’occupazione giovanile, alla sostenibilità ambientale e riportando Torrita a svolgere un ruolo importante nell’ambito del sistema istituzionale della Valdichiana e della Provincia di Siena” .
Determinazione nel farsi carico di un progetto amministrativo in forte discontinuità con il recente passato, unita ad una disponibilità all’ascolto e alla condivisione con i cittadini, sono questi gli elementi caratterizzanti della candidatura a Sindaco della lista civica “Torrita Bene Comune”, il cui prossimo obiettivo sarà adesso quello di costruire intorno al candidato una squadra di persone motivate e in grado di supportare con competenza e dedizione l’attività amministrativa, e di predisporre un programma amministrativo che sia lo strumento per portare Torrita fuori dalla fase di crisi che sta attraversando.
La lista civica si propone di riprodurre tutta l’enorme esperienza di partecipazione popolare che ha contraddistinto la campagna referendaria mettendola al servizio questa volta di un più ampio progetto di amministrazione che guardi a tutti i cittadini.
Conclude infatti Contemori affermando che “Il nostro compito dovrà anche essere quello di ridare fiducia ad una comunità delusa ed arrabbiata, ma soprattutto riportare coesione e serenità laddove la proposta di fusione ha invece creato divisioni e contrapposizioni”.