I sindacati e i lavoratori hanno incontrato il prefetto ed il sindaco di Colle
COLLE VAL D’ELSA. Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl esprimono soddisfazione per la riuscita dello sciopero odierno dei dipendenti della Mercatone Uno di Colle di Val d’Elsa.
Tutti i lavoratori hanno aderito allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali nazionali in merito alla vertenza che vede coinvolte circa 5000 persone, tra dipendenti, associati e indotto.
Il personale del negozio di Colle ha partecipato anche ai presidi che si sono svolti davanti alla Prefettura di Siena e al Comune di Colle. Le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori sono stati infatti ricevuti dal prefetto di Siena nella mattinata e dal sindaco di Colle di Val d’Elsa nel pomeriggio. I rappresentanti istituzionali, dopo aver ascoltato i motivi della protesta, hanno dichiarato il loro massimo impegno nel riferire ai Ministeri coinvolti nella vertenza le richieste dei lavoratori. I sindacati chiedono soprattutto trasparenza nella gestione della vertenza e conoscenza degli ipotetici investitori e del loro piano industriale.
“La decisione dello sciopero – spiegano Filcams Cgil e Fisascat Cisl – è maturata per protestare contro il disimpegno di una proprietà e l’approssimazione di un management che, in questi ultimi anni, nonostante i tanti sacrifici fatti anche dai 51 dipendenti del punto vendita di Colle, hanno condotto al collasso economico-finanziario una società che, se opportunamente rifinanziata e guidata, avrebbe potuto rispondere positivamente alla sfida competitiva del mercato. Tra l’altro il negozio di Colle è l’unico in provincia di Siena e non ha concorrenza viste le dimensioni e gli articoli trattati. La ricaduta in caso di incertezza di proseguimento dell’attività, sia totale che parziale – concludono i sindacati – sarebbe di grave impatto sociale, visto che il territorio valdelsano è già investito da anni da una forte crisi. La chiusura della Mercatone Uno porterebbe sul lastrico 51 famiglie, in gran parte monoreddito”.