COLLE DI VAL D'ELSA. C’è il detto che in Italia “le cose provvisorie sono le più durature”. In effetti la vicenda del mercato settimanale di Colle lo sembra confermare.
Spostato “provvisoriamente” 5 anni fa per i lavori di ristrutturazione di Piazza Arnolfo e spalmato in varie aree, tra le quali l’unico grande parcheggio della città bassa, a 2 anni dal completamento dei lavori rimane stabilmente dov’è.
Nonostante le continue assicurazioni sul suo imminente ritorno fornite dall’amministrazione, con tanto di giorno e data, poi puntualmente smentite, sono in pochi a credere che riprenderà la sua sede naturale.
Quella che era una manifestazione radicatissima nella città, capace di attirare visitatori e turisti, di fare da volano economico a bar, negozi e ristoranti, ma soprattutto specchio di un’autentica e forte tradizione locale, si è spenta anno dopo anno, perdendo la sua funzione di occasione d’incontro e di socializzazione.
Era comune assistere passando tra la folla davanti al “Bar Centrale” a concitate contrattazioni sull’acquisto di capi di bestiame, o dribblare capannelli di agricoltori che delegavano quel giorno e quella sede per le loro relazioni ed i piccoli affari.
Il mercato di Colle non era insomma solo un grande e sterile supermercato all’aperto, ma un meccanismo complesso ricco di connessioni fra la tradizione, l’economia e l’identità locale.
Il suo sradicamento dalla Piazza suo territorio naturale a “data da stabilire”, dimostra che il danneggiamento sociale e commerciale subito del centro storico negli ultimi anni, non ha insegnato nulla.
Nessuno evidentemente sente la necessità di scuotere chi da anni non ha ancora fatto i passi necessari per riportarlo nel luogo che gli spetta.
E allora quando ci troveremo a passare per quello che una volta era il “mercato” non stupiamoci se al posto degli ultimi contadini, ci troveremo solo ambulanti cinesi con le borse false ed i giocattoli di plastica. Grazie a “studi di fattibilità” che durano anni, quello che era un elemento prezioso di tessuto sociale adesso è ridotto a un surrogato dell’ennesimo centro commerciale.
I Consiglieri Comunali
Leonardo Fiore e Letizia Franceschi