Mozione Pd/Psi per il consiglio comunale del 16 febbraio
CHIUSI. Il gruppo di maggioranza presenta una mozione per impegnare Sindaco e Giunta a vietare spazi pubblicia movimenti neofascisti e chiede di discuterla nel consiglio comunale già convocato. È questo l’oggetto di una mozione che il Gruppo PD/PSI ha inviato al sindaco di Chiusi Juri Bettollini al fine di aprire una discussione su un tema da sempre ritenuto di primaria importanza e, purtroppo, salito nuovamente alle cronache a causa di terribili fatti dei giorni scorsi. La mozione proposta nasce dal fatto che, nonostante l’antifascismo rappresenti la radice ideale e culturale da cui nasce la Repubblica Italiana e la sua Costituzione democratica, da tempo si continuano a organizzare (anche nel nostro territorio) manifestazioni che costituiscono un serio elemento di preoccupazione perché legate al razzismo, alla xenofobia e all’apologia del fascismo. Il rigurgito fascista sempre più evidente rischia di diffondersi come un virus e una peste della violenza, della discriminazione e dell’odio verso chi viene bollato come diverso. E questo a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
“Come Gruppo di maggioranza PD/PSI riteniamo che sia necessario dare una risposta al propagarsi di questi fenomeni colmi di odio affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia che deve essere sempre alla base della nostra Repubblica. Per questo, come gruppo di maggioranza chiediamo al nostro Sindaco di leggere la mozione in calce all’ordine del giorno del consiglio comunale già convocato per il 16 febbraio prossimo alle ore 14 e 30 con cui vogliamo vietare l’utilizzo di sale e spazi pubblici per le associazioni o manifestazioni che si richiamano al fascismo, o che abbiano orientamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi e comunque discriminatori, redigendo un nuovo regolamento comunale e/o modificando gli attuali. Vogliamo verificare inoltre le condizioni per l’iscrizione del Comune della Città di Chiusi all’“Anagrafe Antifascista del Comune di Stazzema” aderendo alla cosiddetta “Carta di Stazzema” perché “la civiltà, il progresso, il futuro, appartengono alla dimensione democratica”. E infine vogliamo continuare con forza il nostro percorso di azione per la conservazione e la promozione dei valori dell’antifascismo e della Resistenza contro tutti i revisionismi storici e tutte le forme di odio, poiché proprio i valori e le esperienze della Resistenza e della ricostruzione postbellica possono rappresentare ancora oggi un grande esempio di ripresa civile e morale.”