La donna, per contrastare il "malocchio" era riuscita a farsi consegnare l'ingente somma. Ma all'ennesima richiesta di denaro sono intervenuti i carabinieri
VALDELSA. Quando si è disperati perché, per qualche motivo che non si comprende, le cose continuano a girare male, perché non si trovano le soluzioni di tanti problemi reali o immaginari; quando il razionale non riesce a porre rimedio alle situazioni negative, in tanti si rivolgono all’irrazionale. Ed è così che proliferano maghi e guaritori facilmente rintracciabili online e pubblicizzati ovunque. È chiaro che esiste un fiorente mercato sul tema e che qualcuno guadagna tanti danari. Un cinquantacinquenne nato a Siena ma residente a Poggibonsi chiedeva ausilio sei mesi fa ad una maga molto conosciuta operante nella Valdelsa, di origine straniera ma residente da molti anni in Italia. La donna gli proponeva delle prestazioni esoteriche a titolo oneroso. Gli confermava che obbiettivamente il malocchio aveva colpito e che occorreva combatterlo con ogni e costoso mezzo, perché la procedura che lei poteva offrire aveva dei costi. Ora, rimetterci qualcosa per una fantasiosa prestazione d’opera ci può stare. Non sarebbe nemmeno truffa per assenza dell’elemento psicologico del dolo se anche la maga fosse pienamente convinta dei propri poteri e della bontà e dell’efficacia della procedura adottata. Ma se nel giro di solo sei mesi la contropartita delle procedure magiche viene a costare qualcosa come 40 mila euro è finalmente il caso di rivolgersi ai Carabinieri perché chi ha ricevuto tutti quei soldi non può essere in buona fede, come peraltro si poteva comprendere ben prima. E così all’ultimo appuntamento con la maga si facevano trovare anche i Carabinieri che, facendosi passare per clienti di turno, attendevano pazientemente la consegna dell’ennesima rata di denaro, per intervenire in flagranza di truffa e arrestare la donna. Questa veniva condotta in caserma e, dopo la redazione di una serie di verbali, tradotta al carcere di Santo Spirito dove la sua clientela finirà certamente per ridursi. Aver spillato tanto denaro ad una persona in difficoltà anche psicologica è moralmente contestabile. Tutto quel denaro ricevuto esclude in maniera radicale la buona fede della donna, come buon senso ed esperienza comune confermano.
Se l’intervento dei Carabinieri potrà produrre un risarcimento dei danni questo non lo sappiamo, perché nelle truffe è difficile recuperare il maltolto, in quanto chi le compie si premunisce di non avere dei beni intestati ai quali le vittime e i giudici si possano rivolgere. Quanto meno i Militari dell’Arma sono riusciti a interrompere questa deriva ed invitano tutti a diffidare di chi offra soluzioni magiche o esoteriche dietro pagamento di danaro, perché in questi casi la magagna esiste sempre.