Il Movimento non è soddisfatto delle risposte ricevute dal segretario comunale
COLLE VAL D’ELSA. Ieri (6 agosto) è stata inviata da M5S Colle la seguente mail al sindaco e segretario comunale.
“In merito ai chiarimenti inviati dal Segretario Comunale in risposta ai quesiti posti circa il diritto di superficie ed il conseguente diritto a costruire, il M5S di Colle di Val d’Esa non ritiene per niente soddisfacenti i responsi inviati. Le motivazioni sono le seguenti:
– Il Segretario, nelle 6 pagine di risposta, cita norme non pertinenti all’istituto del diritto di superficie, oltre a presentare punti oscuri e farraginosi.
– Il Segretario dichiara che nel dicembre 1997 il Comune ha ceduto DIRETTAMENTE alla Curia il diritto di superficie. Facciamo notare che questo è ciò che erroneamente è scritto in delibera ma l’atto notarile ad essa allegato (e naturalmente è quest’ultimo che fa fede..) dichiara con assoluta precisione che il Consorzio Colle Futura cede alla Curia il proprio diritto di superficie.
– Dopo aver consultato i nostri legali, ribadiamo che il diritto di costruire decorre dal 18 aprile 1997 , data dell’ultima convenzione e non certo dalla data di cessione del diritto ad altro attore che è semplicemente subentrato in un accordo già stipulato.
-In conseguenza a quanto espresso nel precedente capoverso, il diritto a costruire della Curia su alcune particelle dell’area Agrestone, si è estinto il 18 aprile 2017. Per altre particelle, non ridiscusse nel 1997, il diritto di cui sopra è andato in prescrizione addirittura nel 2013 (visto che la prima convenzione è stata sottoscritta nel 1993).
Le nostre conclusioni, delle quali informeremo tempestivamente la cittadinanza, sono le seguenti:
– Il termine di prescrizione del diritto a costruire è ampiamente maturato e il Comune deve assumersi le sue responsabilità riguardo il recupero del terreno.
Chiediamo quindi di avere chiarimenti e risposte celeri sulla volontà dell’Amministrazione Comunale riguardo la richiesta , legittima, di restituzione dell’area.
Vogliamo far presente che è volontà della maggioranza dei cittadini di Colle e dell’Agrestone, preservare quel meraviglioso parco naturale e non avere un oratorio di gigantesche dimensioni e dubbie utilità pastorali.
In virtù quindi dell’estinzione del diritto a costruire, la scelta di farsi restituire il parco risulta legittima e fattibile. Farlo o non farlo è una scelta politica. E di questa scelta siamo a chiedere una palese e chiara presa di posizione davanti ai cittadini”.