Lo dice Forza Italia al sindaco di Chiusi
CHIUSI. Ci domandiamo quale democrazia partecipativa sia stata garantita fino a oggi dal presidente del Consiglio e dal Sindaco Scaramelli, in particolare, all’interno dell’assise consiliare di Chiusi. Nella seduta consiliare del 14 novembre scorso, infatti, il sindaco e il vicesindaco, rispondendo a un’interpellanza circa le riposte date con leggerezza ai documenti presentati dalle forze di opposizione, “hanno ammesso di aver affrontato gli argomenti proposti con sufficienza” ancorché in buona fede.
Questo comportamento ammesso dal primo cittadino e dal suo vice la dice lunga sul modo di governare la cosa pubblica da parte dell’Amministrazione Scaramelli.
Una mozione presentata dalla Lista Primavera, approvata all’unanimità del Consiglio comunale in data 27 novembre, tuttavia, impegna il sindaco e la giunta a valutare da ora in poi, con maggiore attenzione e considerazione, le richieste che vengono dai consiglieri comunali in modo da fornire risposte più precise e puntuali, nel rispetto delle prerogative attinenti al ruolo di consigliere: una tutela per le opposizioni. Ci domandiamo però come, fino a oggi, siano stati tutelati i cittadini, democraticamente e legittimamente rappresentati in Consiglio e come siano stati tutelati gli stessi consiglieri, specie di opposizione.
Senza il bisogno di discutere una mozione, sarebbe stato sufficiente che il sindaco tenesse ben presente l’importanza di quanto rappresentato dai consiglieri -non a caso esiste l’articolo 43 del TUEL circa i diritti dei consiglieri e ancora di più gli articoli 52, 53, 54, 55, 56 e 57 del Regolamento per lo svolgimento delle sedute consiliari del proprio Comune.
Non vogliamo insegnare niente al sindaco Scaramelli ma se l’ordinamento legislativo prevede una maggioranza e un’opposizione deve pur riconoscere che all’opposizione spetta il ruolo, molto importante, di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti e anche aiuti, se necessario, nell’interesse della collettività.
Certo, il sistema elettorale e quello di rappresentanza, svuota questo ruolo del potere decisionale, limitandone di molto anche l’incisività, ma ciò non può giustificare un atteggiamento di sufficienza e alterigia da parte di chi amministra.
Il sindaco e la sua Giunta hanno il dovere morale di ascoltare e favorire la partecipazione di chi rappresenta ,comunque, una fetta della popolazione. Da un bravo amministratore, ci si aspetterebbe la creazione di condizioni di dialogo e di ascolto che non si ottengono attraverso una mozione.
Rita Fiorini Vagnetti – Consigliere comunale Chiusi
Coordinamento provinciale Forza Italia Siena