Dibattuta in Consiglio Comunale una mozione in cui si chiedevano le revoche delle deleghe per l'Urbanistica al vice sindaco
POGGIBONSI. Il consiglio comunale del 29 settembre ha discusso una mozione presentata da tutte le forze di opposizione, Insieme Poggibonsi-Forza Italia-Movimento 5 Stelle, con la quale unite chiedevano le revoche delle deleghe per l’Urbanistica al vice sindaco.
La mozione si basava su un accesso agli atti, fatto da tutti i consiglieri delle opposizioni, dal quale era emerso che il vice sindaco Silvano Becatelli era stato raggiunto da un provvedimento del settore edilizia e urbanistica servizio edilizia privata, che gli aveva erogato una importante sanzione amministrativa.
Chiunque ricopra una carica pubblica, in particolare per il Vice Sindaco avendo la delega a Lavori Pubblici e Manutenzioni, Ambiente, Società Partecipate, Trasporti, Mobilità, non solo non può avere contenzioso con il Comune ma sarebbe anche buona regola non incorresse in nessun tipo di sanzione proveniente da uffici con i quali si interfaccia quotidianamente.
È evidente che non si tratta di questioni personali ma di un problema politico di gestione del bene comune: sotto un profilo di natura etico-istituzionale i componenti della Giunta è bene che siano totalmente estranei ad ordinanze di natura sanzionatoria erogate dall’ amministrazione che governano, ed è evidente che non abbiamo chiesto la revoca delle deleghe per una multa di divieto di sosta.
Abbiamo inoltre evidenziato come il Vice Sindaco per il lavoro che svolge e le deleghe che ha come amministratore, sia in potenziale conflitto di interessi . Egli infatti presiede a varie commissioni e partecipa ai lavori che attengono agli ambiti riguardanti l’edilizia e l’assetto del territorio nonché i lavori pubblici e ambiente ed al tempo stesso svolge la libera professione in un settore con ambiti d’interesse affini a quelli sopra sommariamente elencati.
Il sindaco ha replicato pubblicamente in consiglio dicendo che la sanzione era una “quisquilia” e che il conflitto d’interesse non esisteva perché gli stessi uffici che frequenta lo avevano sanzionato, come se i dirigenti del Comune avessero potuto fare altrimenti e non avessero ottemperato ad un obbligo di legge.
Affermazioni gravi, in quanto non può essere considerata una “quisquilia” un provvedimento amministrativo dei nostri uffici che si chiude con una importante sanzione, solo perché indirizzato ad un membro della maggioranza.
Con queste affermazioni il Sindaco autorizza di fatto i cittadini che hanno un contenzioso con gli uffici del Comune a difendere le proprie ragioni derubricando a “quisquilie”, provvedimenti emanati contro di loro anche se contenenti importanti elementi sanzionatori .
La richiesta di revoca è stata inoltre motivata anche dalla cattiva gestione dei lavori pubblici da parte del vice sindaco: lavori interminabili e fatti male, strade e negozi allagati dai cantieri, lavori rifatti dopo pochi mesi, rete idrica colabrodo e manutenzione del verde pessima con piante che cadono nelle scuole.
L’incapacità del Vice Sindaco di programmare e gestire i lavori pubblici e la manutenzione della nostra città è chiara e provata e le deleghe dovrebbero essere ritirate solo per questo motivo.
Il Sindaco ancora una volta ha liquidato la questione con sufficienza e arroganza . Una condotta coerente con il suo evanescente mandato amministrativo e la sua fragilità politica.