Altri interventi dell'Arma a Castellina in Chianti e Chiusdino
POGGIBONSI. Prosegue la campagna di prevenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siena. Gli uomini del Colonnello Giorgio Manca, anche nelle ultime 24 ore, hanno svolto una campagna preventiva contro i reati predatori che ha consentito positivi risultati operativi. Gli uomini della compagnia carabinieri di Poggibonsi infatti, hanno deferito 3 persone resesi responsabili di diversi reati.
I Carabinieri di Monteriggioni, chiamati ad intervenire per una lite tra vicini di casa, hanno recuperato un veicolo risultato rubato alcuni mesi fa. La vicenda ha inizio attorno alle ore 18 di ieri (1° febbraio), quando i militari dell’Arma sono intervenuti per una lite tra vicini di casa che poco a poco è degenerata in insulti e minacce. S. G. classe 1967, al culmine della lite con il vicino, ha deciso di chiamare i Carabinieri per una questione di rispetto dei rispetti i confini dei limitrofi terreni, andando a creare nocumento al campo del sessantasettenne. Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno quindi riportato la calma tra i due ed hanno quindi proceduto a identificarei due litiganti.
Nel recuperare il proprio documento, S.G. ha fatto accedere i Carabinieri all’interno del proprio garage, dove i militari hanno constatato la presenza di numerosi oggetti accumulati sotto alcuni teli ed hanno quindi chiesto al proprietario di cosa si trattasse. Con imbarazzo, l’uomo ha spiegatodi aver recuperato tali oggetti per strada e di non conoscerne la provenienza. Tra le varie cosec’era una moto da enduro in ottime condizioni. Alla richiesta sull’origine del veicolo, S.G. ha spiegato di aver trovato il veicolo alcuni mesi prima e di averlo portato in casa per sistemarlo e regalarlo al nipote. I Carabinieri però hanno contestato all’uomo che, per il rinvenimento di veicoli, è necessario richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, perché è necessario accertarne la provenienza. Proprio inserendo il numero di telaio del mezzo nella banca dati, i carabinieri hanno scoperto che il veicolo risultava essere stato rubato nel mese di luglio 2015 a Sovicille.I militi hanno quindi sequestrato il mezzo ed informato il legittimo proprietario del ritrovamento. Per S.G. è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione. I Carabinieri stanno eseguendo ulteriori verifiche anche sugli altri oggetti presenti nel garage, non potendo escludere che si tratti di materiale di provenienza furtiva.
Altro episodio ha riguardato un marocchino di 32 anni, M.M. che, dopo essersi ubriacato in un bar di Castellina in Chianti, ha dato in escandescenza imprecando e minacciando la titolare del bar e rovesciando diverse suppellettili ed arredi del locale. Intervenuti sul posto, i Carabinieri hanno condotto l’uomo in caserma dove, smaltita la “sbronza”, ha mostrato di non ricordare l’accaduto. Per la condotta avuta all’interno del bar e per i danni causati, il marocchino è stato denunciato per ubriachezza molesta, minacce e danneggiamento.
I militari di Chiusdino hanno invece denunciato un albanese, K.S. di 50 il quale, sottoposto a controllo, si è prima rifiutato di fornire le proprie generalità e poi ne ha fornite alcune risultate completamente false. Solo dopo essere stato condotto in caserma per ulteriori accertamenti, l’uomo si è deciso a fornire i propri dati. I controlli eseguiti sull’albanese hanno permesso di comprendere come l’uomo fosse un pluripregiudicato residente nel Nord-Est, la cui presenza a Chiusdino, al momento, non è giustificabile.
Sono in corso ulteriori ed approfonditi accertamenti per comprendere da chi fosse andato l’uomo e le motivazioni della visita. Nelle ultime settimane, infatti, nel piccolo centro della val di Merse, i militari dell’Arma hanno arrestato altri due albanesi pregiudicati, che avevano trovato ospitalità da un connazionale del posto. I Carabinieri non escludono che la presenza degli stranieri arrestati e dell’uomo denunciato ieri, sia riconducibile ad un sodalizio criminale il cui scopo è quello di commettere reati contro il patrimonio.