PIANCASTAGNAIO. C'è preoccupazione per le sorti della scuola in generale e per le sorti del locale Istituto Comprensivo di scuola materna, elementare e media in particolare e il gruppo consiliare del Partito Democratico presenta una articolata e serrata mozione sui problemi della scuola, mozione che di seguito riportiamo nella sua interezza.
Atteso:
– che i provvedimenti sulla scuola adottati dal Governo stanno provocando una serie di conseguenze negative sul normale svolgimento delle attività didattiche anche in conseguenza del non rinnovo degli incarichi al personale docente e amministrativo. Si stima, infatti, che in Italia nei prossimi tre anni circa 120.000 precari non saranno reincaricati;
– che sempre secondo tali provvedimenti nella scuola primaria sono eliminate le compresenze degli insegnanti, utilizzando questi ultimi in altre classi e togliendo spazio al lavoro individualizzato e per piccoli gruppi di alunni;
– che sempre secondo tali provvedimenti la condizione di precarietà di molti lavoratori e lavoratrici nel mondo della scuola, di per sé già grave, si complica ulteriormente degenerando in situazioni critiche che si declinano in una condizione di precarietà protratta fino ad età insostenibile per i lavoratori stessi;
visto:
– il concreto rischio di un abbassamento qualitativo dell'insegnamento in relazione all'abolizione nella scuola media delle cattedre ad orario incompleto e alla conseguente cancellazione delle ore di contemporaneità utilizzate per le attività non curriculari (laboratori, teatro, musica, recupero ed integrazione, ecc.) e la frammentazione delle attività didattiche con i docenti obbligati ad operare su numerosi plessi scolastici per completare il loro orario di lavoro;
tenuto conto:
– della gravissima situazione finanziaria in cui versa il comparto della scuola, mentre le recenti determinazioni ministeriali hanno diminuito in modo consistente il fondo per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie ed in generale per il funzionamento delle attività didattiche;
– che in conseguenza di tale situazione le famiglie potranno essere chiamate a contribuire alla spesa scolastica, oppure potranno esserci interruzioni nel pagamento dei supplenti o anche nel conferimento stesso delle supplenze, con il rischio concreto di non poter assicurare la normale attività scolastica;
– dei vari ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale, alla Corte Costituzionale e alla Corte dei Conti, dalle cui sentenze è risultato chiaro che il Governo ha tagliato gli organici, stravolto l'assetto organizzativo e didattico della scuola primaria in palese violazione delle leggi attualmente vigenti, e sconfinato in aree di competenza delle Regioni come nel caso del dimensionamento scolastico;
– che anche le piccole scuole, in un territorio frammentato geograficamente come il nostro, rappresentano un'occasione irrinunciabile di pari opportunità nell'accesso al sapere, di agevolazione alle famiglie e di valorizzazione delle comunità locali;
– della mutata realtà sociale che vede anche la nostra Comunità, alla pari di altre, interessata da notevoli flussi immigratori provenienti da numerosi Paesi Comunitari e non, con la presenza di numerosi bambini in età scolare. Condizione questa che richiederebbe di per sè maggiori investimenti nel settore educativo e formativo e non i tagli indiscriminati compiuti dal Governo con il solo intento di fare cassa;
considerato:
– che nel sistema scolastico sono stati fatti investimenti significativi grazie anche all'impegno degli Enti locali nell'edilizia ed alle risorse impiegate a favore della qualificazione del sistema,
– che il livello di benessere sociale ed economico è profondamente correlato alla qualità del sistema scolastico e formativo e che, pertanto, è utile non indebolire il sistema, soprattutto nella fase attuale, nel pieno di una crisi economica senza precedenti, difendendo i diritti di cittadinanza e preparando un futuro sicuro ai giovani;
– che nel Comune di Piancastagnaio le attività formative dei vari ordini di scuola sono state sempre di un alto livello di qualità grazie all'attenzione mostrata, oltre che alle attività strettamente curriculari, alle problematiche dell'ambiente, dell'integrazione, del sostegno e recupero degli alunni stranieri e svantaggiati;
– che dell'Istituto Comprensivo fa parte il Centro Territoriale di Educazione Permanente (Agenzia Formativa dotata di una sola figura amministrativa) che opera per attivare corsi rivolti a giovani e adulti per il recupero dell'abbandono scolastico, l'integrazione linguistica e culturale degli stranieri, l'apprendimento di lingue comunitarie, la conoscenza delle tecnologie informatiche ecc., rispondendo ai bisogni di un territorio che arriva fino alla Valdichiana e alla Val d'Orcia con un'utenza effettiva che supera annualmente le 200 unità;
valutata, infine, con preoccupazione:
– la possibile soppressione della dirigenza dell'Istituto Comprensivo di Piancastagnaio ed il conseguente accorpamento della Direzione Didattica in altra sede, impoverendo, così, ulteriormente, dopo la chiusura dell'Istituto per geometri negli anni scorsi, il territorio comunale di importanti servizi scolastici;
– il rischio che, nell'ambito di un generale processo di razionalizzazione, volto esclusivamente ad una diminuzione dei costi di personale, si metta in discussione anche la presenza e/o l'attività del Centro Territoriale di Educazione Permanente.
Tutto ciò premesso e considerato
Il Consiglio Comunale di Piancastagnaio
1. Esprime forte preoccupazione per la situazione che si determinerà nelle scuole nel corso dell'anno scolastico.
2. Riconferma la convinzione che le modifiche introdotte nel settore scolastico non siano fondate su approfondite riflessioni sul modello educativo e pedagogico, ma solo sulla necessità del contenimento dei costi.
3. Esprime il proprio impegno presso le sedi competenti nella difesa delle scuole e dei servizi educativi e formativi del nostro Comune, del corpo docente e del personale ausiliario.
4. Invita il Governo a:
– riconsiderare le attuali politiche scolastiche, che comportano inevitabilmente una riduzione di efficacia e qualità del sistema scolastico;
– avviare un percorso condiviso per una riforma vera e propria del sistema scolastico italiano, partendo dai contenuti e dai principi educativi e non dai tagli;
– garantire risorse adeguate alle autonomie scolastiche per consentire il normale funzionamento degli istituti, procedendo alla risoluzione delle situazioni pregresse;
– individuare soluzioni adeguate rispetto al personale ATA, la cui drammatica riduzione mette a rischio il normale funzionamento delle scuole;
– trovare soluzioni certe alla condizione di precarietà di una parte importante del personale della scuola che sarà espulsa dal lavoro, in conseguenza dei tagli operati.
5. Invita:
– il Sindaco e la Giunta Comunale a mettere in campo ogni iniziativa utile nei confronti delle Autorità Scolastiche Provinciali e Regionali per scongiurare la paventata soppressione dell'Istituto Comprensivo di Piancastagnaio.