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MONTALCINO. Di seguito la nota dei legali di Jacopo Biondi Santi in merito all’inchiesta che ha portato al sequestro di circa 5 milioni di euro per presunta frode fiscale.
“In merito alle contestazioni elevate dalla Guardia di Finanza, che riguardano l’IVA, si rappresenta, ai fini di una corretta informazione:
1. Le operazioni oggetto di contestazione non hanno generato nel complesso la benché minima sottrazione d’imposta. In altri termini, a seguito delle operazioni contestate il Fisco non ha perso nemmeno un euro. Nessuno può affermare il contrario con cognizione di causa).
2. Tali operazioni sono state infatti compiute per fini estranei a motivi fiscali.
3. Nella elevazione delle predette contestazioni la Guardia di Finanza non ha tenuto conto dei principi più volte affermati in materia dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, i quali conducono a opposte conclusioni (la Corte di Giustizia UE è la più alta Autorita` in materia di iva, avendo questo tributo matrice comunitaria, e chiunque, per quanto attiene all’applicazione di tale imposta, deve attenersi rigorosamente ai suoi dettami, a nulla rilevando, ove siano difformi, le interpretazioni di qualsiasi altro soggetto).
4. Nel caso di cui trattasi sono state commesse solo talune violazioni formali, dalle quali possono discendere, sempre in base alle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, solo sanzioni corrispondenti alla natura di tali violazioni, il cui ammontare è conseguentemente molto modesto, mentre non può derivarne la debenza di alcuna somma a titolo d’imposta.
In conclusione, molto rumore per nulla. Siamo certi che quanto è accaduto verrà rapidamente chiarito, nel senso testé rappresentato, sia in ambito penale sia in ambito tributario”.