di Andrea Pagliantini
MONTALCINO. Suor Caterina proviene da “quel posticino tranquillo” (abitato da quasi nove milioni di persone) che è Città del Messico e dal mese di maggio, con altre consorelle, ha preso possesso della sua nuova missione nella “movimentata” campagna montalcinese, nell’Abbazia di Sant’Antimo.
La Congregazione delle Missionarie di San Giovanni Battista, nata nel 1945 in Messico, ha in suor Caterina la nuova responsabile e in poche altre consorelle il conforto nel prendersi cura di questo luogo magico accerchiato dalle vigne del Brunello e da ulivi secolari carichi di frutti.
Il solicino del primo pomeriggio, invita a stare all’aria e nel giardino dietro l’Abbazia, quelle lavande dai fiori con gli steli ormai secchi, meritano una pettinata che la mite suorina impartisce in letizia con delle forbicine da casa, lasciando troppo secco sulle piante.
In questa quiete e nelle sue preghiere, Suor Caterina ha chiesto molte volte al suo Principale perchè fosse stata mandata qui e lui, nel sogno di una notte e mentre potava la lavanda le ha risposto: ”Ma come, io ti ho mandata in Paradiso!”.
In effetti questa zona è una carezza del cielo fatta terra, ma il timore di Suor Caterina è rappresentato dall’inverno che non conosce bene cosa sia e come affrontarlo.
Tutte le consorelle hanno la patente, per cui possono andare a Montalcino a fare la spesa o sgranchirsi le gambe sulle lastre, ma ora si fa impellente la necessità di trovare dei panneggi più pesanti e appropriati per l’inverno.
La tenerezza con la quale si svolgeva la chiacchierata e quel profumo di lavanda, hanno fatto venir meno una curiosità che poi è sorta in un secondo tempo: ma le suorine avranno la divisa invernale fornita dalla ditta o si dovranno adattare con quanto riusciranno a trovare con il mercato del venerdi mattina a Montalcino?
Anche se alla Rosa di Terricciola ci sarebbe molto assortimento, prezzi bassi e dove è di moda risparmiare.