di Roberto Cappelli
MONTALCINO. Il presidente dell’Asga (Associazione Apicoltori Siena Arezzo Grosseto) Hubert Ciacci si è rivolto agli apicoltori tramite il numero di febbraio del “Giornalino dell’Asga” per fare il punto della situazione del mondo apistico e invitare addetti ai lavori a sostenere con forza la stessa associazione.
“Nel 2008 l’apicoltura italiana ha perso oltre 500mila alveari; mutamenti climatici, malattie, inquinamento e pesticidi di ultima generazione – ricorda Ciacci – sono la causa di una grave moria di api, un attacco che ha dimezzato la popolazione degli alveari e che ha causato, solo nel nostro paese, perdite incalcolabili”. Il fenomeno si presenta su scala mondiale, con perdite del 52% in Gran Bretagna, del 67% nei Paesi Bassi, del 60% negli Stati Uniti espandendosi anche in Sud America e Canada. La diverse cause che concorrono alla scomparsa e alla morte delle api sono molteplici e radicate che sembra impossibile riuscire a farvi fronte; tuttavia una reazione è assolutamente necessaria. Il danno, se continuasse la moria, non si limiterebbe solo alla mancata produzione di miele, ma assumerebbe sostanziale importanza nella salvaguardia dell’ambiente agricolo e nel prezioso contributo che questi insetti svolgono nell’azione di impollinazione delle piante.
“La forza delle associazioni, locali e nazionali, ha fatto sì che il Ministro dell’Agricoltura abbia sospeso a tempo indeterminato i pesticidi di ultima generazione chiamati neonicotenoidi, che hanno contribuito negli ultimi due anni alla moria di gran parte delle api. L’Asga – continua Ciacci – con oltre trent’anni di esperienza nel settore tramite la Settimana del Miele ed altre azioni mirate è impegnata a diffondere la cultura dei prodotti dell’alveare e a sviluppare specifiche professionalità tra gli addetti al settore elevando nella qualità e tipicità. Il sostegno all’associazione diventa pertanto sostegno all’apicoltura ed elemento di continuità e sviluppo dell’operato di questa a livello nazionale ed è per questo, caro apicoltore – conclude Hubert – che ti chiediamo di rinnovare la tua adesione all’Asga per l’anno 2009 versando un contributo di 30 euro che, seppur modesto, servirà a far funzionare la nostra associazione”.
MONTALCINO. Il presidente dell’Asga (Associazione Apicoltori Siena Arezzo Grosseto) Hubert Ciacci si è rivolto agli apicoltori tramite il numero di febbraio del “Giornalino dell’Asga” per fare il punto della situazione del mondo apistico e invitare addetti ai lavori a sostenere con forza la stessa associazione.
“Nel 2008 l’apicoltura italiana ha perso oltre 500mila alveari; mutamenti climatici, malattie, inquinamento e pesticidi di ultima generazione – ricorda Ciacci – sono la causa di una grave moria di api, un attacco che ha dimezzato la popolazione degli alveari e che ha causato, solo nel nostro paese, perdite incalcolabili”. Il fenomeno si presenta su scala mondiale, con perdite del 52% in Gran Bretagna, del 67% nei Paesi Bassi, del 60% negli Stati Uniti espandendosi anche in Sud America e Canada. La diverse cause che concorrono alla scomparsa e alla morte delle api sono molteplici e radicate che sembra impossibile riuscire a farvi fronte; tuttavia una reazione è assolutamente necessaria. Il danno, se continuasse la moria, non si limiterebbe solo alla mancata produzione di miele, ma assumerebbe sostanziale importanza nella salvaguardia dell’ambiente agricolo e nel prezioso contributo che questi insetti svolgono nell’azione di impollinazione delle piante.
“La forza delle associazioni, locali e nazionali, ha fatto sì che il Ministro dell’Agricoltura abbia sospeso a tempo indeterminato i pesticidi di ultima generazione chiamati neonicotenoidi, che hanno contribuito negli ultimi due anni alla moria di gran parte delle api. L’Asga – continua Ciacci – con oltre trent’anni di esperienza nel settore tramite la Settimana del Miele ed altre azioni mirate è impegnata a diffondere la cultura dei prodotti dell’alveare e a sviluppare specifiche professionalità tra gli addetti al settore elevando nella qualità e tipicità. Il sostegno all’associazione diventa pertanto sostegno all’apicoltura ed elemento di continuità e sviluppo dell’operato di questa a livello nazionale ed è per questo, caro apicoltore – conclude Hubert – che ti chiediamo di rinnovare la tua adesione all’Asga per l’anno 2009 versando un contributo di 30 euro che, seppur modesto, servirà a far funzionare la nostra associazione”.