L’appuntamento è per venerdì prossimo 8 novembre 2024 alle 15 presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale
RADICONDOLI. Una novità tutta da scoprire l’Archivio preunitario di Radicondoli. L’appuntamento è per venerdì 8 novembre 2024 alle 15 presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale per presentare il lavoro di riordino ed inventariazione dell’insieme di tutti i documenti prodotti dall’amministrazione fino al 1865. Un pezzo di storia fatta di delibere, corrispondenza, istanze dei cittadini, documenti dell’ufficio tecnico, dati anagrafici, entrate e uscite che il Comune scrive nello svolgimento della propria attività.
“Il nostro grazie va alle archiviste Silvia Trovato e Barbara Maria Affolter che hanno curato il lavoro – dice Roberta Cecco, assessore alle Politiche Culturali del Comune di Radicondoli – Scopriremo attraverso i documenti che verranno presentati testimonianze dirette di chi ha abitato e lavorato qui. E quindi esigenze, desideri, ma anche le critiche e le delusioni dei cittadini – uomini e donne – di tutti i ceti. Una storia, dunque, fatta di documenti. Che ci riguarda tutti”.
Non da ora l’amministrazione di Radicondoli si è impegnata in un importante lavoro di riordino, scarto e riorganizzazione del suo “archivio di deposito”, ovvero dei documenti degli ultimi 40 anni, e dell’”archivio corrente” anche per affrontare un definitivo passaggio al digitale. Ora arriva anche la documentazione preunitaria che era depositata presso l’Archivio di Stato di Siena. Un lavoro portato avanti dall’amministrazione di Radicondoli con la Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Toscana e l’Archivio di Stato di Siena.
“Siamo andati oltre – continua Roberta Cecco – perché siamo consapevoli di quanto siano preziosi gli archivi non solo in termini di buona amministrazione, ma anche di conoscenza della nostra identità con conseguente sua valorizzazione e comunicazione. Per questo la scelta è stata quella di far rientrare nella nostra sede la documentazione di epoche più lontane, un lavoro complesso, recuperato in accordo con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e la dirigenza dell’Archivio di Stato di Siena che ringrazio a nome dell’amministrazione tutta”.