VALDELSA. Integrare l’azione di tutti coloro che si occupano della “Salute” della persona. E’ questo il concetto base della Società della Salute Alta val d’Elsa che si è presentata alla città nel corso della prima Agorà della Salute che si è svolta il 30 giugno presso un gremitissimo auditorium dell’Ospedale di Campostaggia a Poggibonsi.
Ad introdurre i lavori ci ha pensato Lucia Coccheri, Presidente della Sds, a cui poi hanno fatto seguito gli interventi del Direttore Generale Ausl7 Laura Benedetto, di Patrizia Calvelli, direttore della SdS e del dottor Picciolini in rappresentanza della Direzione Sanitaria. Presenti i Sindaci della Valdelsa.
“Siamo soddisfatti della grande partecipazione che c’è stata all’Agorà. La Società della Salute è una grande sfida – dice Coccheri – che noi, come Valdelsa, siamo pronti ad affrontare. Ci siamo tutti: le Istituzioni, il mondo della sanità, il mondo del sociale, tutta la società valdelsana attraverso i suoi organismi di base. L’obiettivo è quello riunire sotto un'unica governance, che fa perno sulle Amministrazioni, la tutela della “Salute” complessivamente intesa e quindi dipendente in larga parte, circa il 70%, da elementi ‘non sanitari’ come quelli sociali, ambientali, economici, di governo del territorio. La visione ‘politica’ è la medesima che sta alla base della nascita della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa: dare alle Istituzioni locali, oggi lasciate quanto mai sole, e alle comunità locali attraverso un percorso altamente partecipativo, un ruolo forte di governo nelle tematiche sociali, socio sanitarie e sanitarie territoriali”.
Aspetto quest’ultimo sottolineato anche da Laura Benedetto, Direttore Ausl7, che ha ribadito che alla base della SdS c’è la volontà del legislatore di riportare sul territorio la programmazione e il controllo dei servizi sociali e sanitari.
La SdS ha iniziato il suo percorso operativo dopo la sua costituzione e la formazione degli suoi organi: i Comuni rappresentano la maggioranza nella compagine societaria.
“La SdS – dice il Direttore Patrizia Calvelli – vuole integrare tutti gli attori che in modo diverso operano per la “Salute” della persona, a partire dalla consapevolezza che quanto parliamo di “Salute” parliamo di una complessa articolazione di bisogni e di servizi in cui le singole professionalità traggono beneficio da altre professionalità. Questa prima Agorà abbiamo voluto dedicarla ai servizi sanitari territoriali per acquisire una maggiore conoscenza della vasta attività svolta, dei bisogni presenti e dell’articolazione dei diversi settori. L’obiettivo, lavorando in questa direzione, è quello di giungere ad una programmazione e ad una pianificazione dei servizi che tenga insieme, in modo integrato, il sociale e la sanità”.
L’“Agorà della salute sui servizi sanitari territoriali”, organizzato in coordinamento con l’Ausl7, è proseguito con una serie di interventi che hanno illustrato in modo preciso e dettagliato lo stato dell’arte dei servizi sanitari territoriali: si è parlato di cure primarie, tossicodipendenze, riabilitazione, salute mentale adulti, salute mentale infanzia e adolescenti, attività consultoriali, prevenzione igiene e salute nei luoghi di lavoro e medicina del lavoro, igiene e sanità pubblica, veterinaria, medicina legale, medicina dello sport, integrazione socio-sanitaria.
Ad introdurre i lavori ci ha pensato Lucia Coccheri, Presidente della Sds, a cui poi hanno fatto seguito gli interventi del Direttore Generale Ausl7 Laura Benedetto, di Patrizia Calvelli, direttore della SdS e del dottor Picciolini in rappresentanza della Direzione Sanitaria. Presenti i Sindaci della Valdelsa.
“Siamo soddisfatti della grande partecipazione che c’è stata all’Agorà. La Società della Salute è una grande sfida – dice Coccheri – che noi, come Valdelsa, siamo pronti ad affrontare. Ci siamo tutti: le Istituzioni, il mondo della sanità, il mondo del sociale, tutta la società valdelsana attraverso i suoi organismi di base. L’obiettivo è quello riunire sotto un'unica governance, che fa perno sulle Amministrazioni, la tutela della “Salute” complessivamente intesa e quindi dipendente in larga parte, circa il 70%, da elementi ‘non sanitari’ come quelli sociali, ambientali, economici, di governo del territorio. La visione ‘politica’ è la medesima che sta alla base della nascita della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa: dare alle Istituzioni locali, oggi lasciate quanto mai sole, e alle comunità locali attraverso un percorso altamente partecipativo, un ruolo forte di governo nelle tematiche sociali, socio sanitarie e sanitarie territoriali”.
Aspetto quest’ultimo sottolineato anche da Laura Benedetto, Direttore Ausl7, che ha ribadito che alla base della SdS c’è la volontà del legislatore di riportare sul territorio la programmazione e il controllo dei servizi sociali e sanitari.
La SdS ha iniziato il suo percorso operativo dopo la sua costituzione e la formazione degli suoi organi: i Comuni rappresentano la maggioranza nella compagine societaria.
“La SdS – dice il Direttore Patrizia Calvelli – vuole integrare tutti gli attori che in modo diverso operano per la “Salute” della persona, a partire dalla consapevolezza che quanto parliamo di “Salute” parliamo di una complessa articolazione di bisogni e di servizi in cui le singole professionalità traggono beneficio da altre professionalità. Questa prima Agorà abbiamo voluto dedicarla ai servizi sanitari territoriali per acquisire una maggiore conoscenza della vasta attività svolta, dei bisogni presenti e dell’articolazione dei diversi settori. L’obiettivo, lavorando in questa direzione, è quello di giungere ad una programmazione e ad una pianificazione dei servizi che tenga insieme, in modo integrato, il sociale e la sanità”.
L’“Agorà della salute sui servizi sanitari territoriali”, organizzato in coordinamento con l’Ausl7, è proseguito con una serie di interventi che hanno illustrato in modo preciso e dettagliato lo stato dell’arte dei servizi sanitari territoriali: si è parlato di cure primarie, tossicodipendenze, riabilitazione, salute mentale adulti, salute mentale infanzia e adolescenti, attività consultoriali, prevenzione igiene e salute nei luoghi di lavoro e medicina del lavoro, igiene e sanità pubblica, veterinaria, medicina legale, medicina dello sport, integrazione socio-sanitaria.
L’ Agorà della salute è uno strumento di partecipazione previsto dalla legge di riforma del servizio sanitario toscano per garantire lo scambio diretto e per promuovere la partecipazione dei cittadini e degli operatori.