POGGIBONSI. Nel mese di marzo dello scorso anno i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Poggibonsi avevano sorpreso delle persone intente a rubare all’interno di un noto esercizio commerciale. I ladri si erano alla fuga a bordo di una autovettura e, nel tentativo di seminare la “gazzella”, avevano spruzzato la polvere di un estintore e, vistisi raggiunti dai militari, avevano abbandonato il veicolo in una strada di campagna, facendo perdere le tracce nei boschi adiacenti.
Dai controlli effettuati dai Carabinieri era emerso che l’autovettura era stata rubata pochi giorni prima nella provincia di Latina e che l’estintore era stato sottratto ad un’area di servizio senese. Nel veicolo, inoltre, rano stati ritrovati oggetti atto allo scasso, della refurtiva, ricetrasmittenti, passamontagna, cappucci e guanti, tanto da lasciar capire di avere a che fare con una vera e propria banda specializzata nei reati predatori.
È entrato in scena del Nucleo Operativo, che, tra le varie attività investigative intraprese, ha effettuato il repertamento delle tracce lasciate dai malviventi: i campioni biologici, successivamente sono stati posti a confronto con il dna di un individuo fortemente sospettato dell’accaduto e, “sorpresa”, l’esito era positivo.
I Carabinieri del NORM di Poggibonsi hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena uno straniero, poiché ritenuto responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale, tentato furto aggravato, furto aggravato e ricettazione.