Il progetto è ispirato al movimento dei Makers
CHIUSI. È iniziato mercoledì 12 presso la sede di Chiusi dell’Istituto Valdichiana (Einaudi Marconi), il “Laboratorio Ambiente”, finanziato dalla Regione Toscana, “Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione”. Il progetto si propone lo scopo di innescare processi di partecipazione relativi alle tematiche ambientali tramite l’impiego di strumenti tecnologicamente avanzati, strumenti che fino a pochi anni fa sarebbero stati riservati ad una elite di ricercatori e oggi, invece, sono alla portata di molti.
Il progetto è ispirato al movimento dei Makers, che potrebbero essere definiti gli hobbisti tecnologici del 21° secolo: interessati alla tecnologia, design, arte, sostenibilità, modelli di business alternativi. Essi vivono di comunità online, software e hardware open source, ma anche del sogno di inventare qualcosa da produrre autonomamente, per vivere delle proprie invenzioni; in una fase di crisi si affidano alla creatività facendo della propria passione un lavoro.
Il movimento dei Maker si basa sulla riutilizzazione e condivisione dei risultati, sulla creatività e sull’innovazione. Sul medio e lungo periodo potrebbe permettere di innescare importanti effetti virtuosi sull’economia, in cui comunità crescenti di makers sperimentano nuovi approcci alla produzione basati su tecnologie a basso costo.
Una generazione di “makers” che usano i modelli innovativi del Web aiuterà la prossima grande ondata di cambiamento nell’economia globale perché le nuove tecnologie del digitaldesign e della prototipazione stanno dando a tutti il potere d’inventare e creare “la coda lunga delle cose”. Lo stesso presidente Obama, dopo aver visto all’opera un giovanissimo Maker, ha commentato: “Smettetela di annoiarvi, fate qualcosa. Anzi, costruitela questa cosa, oggi si può”.
L’attività del laboratorio verrà continuamente resa disponibile su apposita “stanza” messa disposizione dalla Regione in Open Toscana: “PARTECIPATOSCANA”
Il progetto è ispirato al movimento dei Makers, che potrebbero essere definiti gli hobbisti tecnologici del 21° secolo: interessati alla tecnologia, design, arte, sostenibilità, modelli di business alternativi. Essi vivono di comunità online, software e hardware open source, ma anche del sogno di inventare qualcosa da produrre autonomamente, per vivere delle proprie invenzioni; in una fase di crisi si affidano alla creatività facendo della propria passione un lavoro.
Il movimento dei Maker si basa sulla riutilizzazione e condivisione dei risultati, sulla creatività e sull’innovazione. Sul medio e lungo periodo potrebbe permettere di innescare importanti effetti virtuosi sull’economia, in cui comunità crescenti di makers sperimentano nuovi approcci alla produzione basati su tecnologie a basso costo.
Una generazione di “makers” che usano i modelli innovativi del Web aiuterà la prossima grande ondata di cambiamento nell’economia globale perché le nuove tecnologie del digitaldesign e della prototipazione stanno dando a tutti il potere d’inventare e creare “la coda lunga delle cose”. Lo stesso presidente Obama, dopo aver visto all’opera un giovanissimo Maker, ha commentato: “Smettetela di annoiarvi, fate qualcosa. Anzi, costruitela questa cosa, oggi si può”.
L’attività del laboratorio verrà continuamente resa disponibile su apposita “stanza” messa disposizione dalla Regione in Open Toscana: “PARTECIPATOSCANA”