
VALDORCIA. Un territorio, primo al mondo, ad essere riconosciuto come paesaggio culturale e patrimonio dell’umanità dall’Unesco, ma anche un’area rurale che deve inevitabilmente fare i conti il tema dello spopolamento, del rischio conseguente della perdita di servizi ma al tempo stesso della necessità di continuare a garantire opportunità di sviluppo e crescita per i suoi cittadini e prospettive per le giovani generazioni. E poi il nodo dei collegamenti viari e ferroviari, dell’approccio rispetto alle nuove energie e del complesso equilibrio tra territorio e sostenibilità turistica. Sono alcuni dei temi su cui i Sindaci del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia – Castiglione d’Orcia, Pienza, Montalcino, San Quirico d’Orcia e Radicofani – si sono confrontati nello scenario della chiesa di San Simeone a Rocca d’Orcia insieme a rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali nel corso del primo dei cinque incontri che, di fatto, hanno aperto le celebrazioni per i venti anni del riconoscimento Unesco avvenuto nel 2004. Con un focus specifico sui giovani e sul contributo che la generazione Z può portare fin da subito alla discussione aperta sulla nuova programmazione.
“Obiettivo condiviso – ha sottolineato Luca Rossi, Sindaco di Castiglione d’Orcia Comune capofila – quello di arrivare alla redazione del nuovo piano di gestione, strumento che dovrà andare a ridefinire i nuovi indirizzi per proseguire sulla strada della conservazione e della valorizzazione di questo nostro territorio di valore, uno tra i più riconosciuti e apprezzati al mondo. Con questo primo incontro abbiamo aperto una riflessione collettiva che dovrà sicuramente tenere in considerazione come modalità operativa quella di fare rete tra gli enti di riferimento e il dialogo e il confronto costante con le nostre comunità di riferimento a cui dobbiamo il valore del nostro paesaggio così sapientemente lavorato continuamente dall’uomo”.
Le celebrazioni proseguiranno con un secondo evento, dal titolo Ad Terram Suam – Il San Luca di Pietro Lorenzetti, in programma il 29 marzo a Monticchiello e incentrato sul tema della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Elemento principe dell’evento sarà la presentazione della Cuspide acquisita dal Comune di Pienza. Seguiranno eventi tematici a Radicofani (maggio), Montalcino (agosto-settembre) e San Quirico d’Orcia (settembre-ottobre) su tematiche specifiche che vanno dalla rigenerazione dei piccoli borghi alle eccellenze enogastronomiche alla sostenibilità dello sviluppo turistico, trattate alla luce della tutela e fruizione di un sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Un anno di grande fermento per un territorio, che dopo vent’anni dal riconoscimento dell’UNESCO, continua a registrare un sempre maggiore interesse a livello locale, nazionale ed internazionale non solo come destinazione turistica, ma anche come progetto di area e modello di sviluppo. A conferma di ciò sono le visite delle due delegazioni europee che dal 25 marzo saranno in Val d’Orcia, considerata un modello di corretta gestione e valorizzazione del patrimonio e del paesaggio culturale: la prima, del Comune di Biertan, in Romania, la cui chiesa fortificata è stata iscritta nel 1993 nella lista dei siti Patrimonio Mondiale; la seconda, del Comune di Berat, in Albania, riconosciuto dall’UNESCO nel 2008 per il valore del suo centro storico ottomano.