Il monumento alla poetessa pastora di Radicondoli è diventato soggetto fotografico per raccontare una storia di donna che ora apre anche a Palazzo Reale
RADICONDOLI. La statua della poetessa Dina Ferri continua il proprio percorso nel mondo della cultura con la Mostra Collettiva “Scolpite” che arriva a Milano, a Palazzo Reale. A partire dal 14 luglio, infatti, l’esposizione promossa dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e organizzata da Associazione Donne Fotografe, insieme a Terre des Homme, sarà aperta presso le Sale degli Arazzi fino al 5 settembre 2021.
Attraverso lo sguardo di 35 artiste dell’Associazione Donne Fotografe, la mostra Scolpite si propone di contribuire attivamente con il linguaggio fotografico alla creazione di una visione aperta e critica della figura della donna nell’immaginario collettivo e di stimolare una riflessione sulla presenza della donna nella statuaria e, in particolare, sulla sua assenza nella statuaria pubblica. Così il monumento a Dina Ferri dedicato alla poetessa pastorella, scultura in bronzo realizzata dal maestro Andrea Roggi, che dal 2006 accoglie i visitatori all’ingresso del paese, è diventato soggetto fotografico per raccontare la storia di una donna, grazie allo sguardo di Giuliana Mariniello, autrice dello scatto.
Dina Ferri (1908-1930) può essere considerata la figura che rappresenta meglio di ogni altra il legame tra il passato e il futuro di questa terra. Un passato fatto di fatica, di difficoltà e di ostacoli da superare: Dina era una bambina povera, il suo lavoro fin da piccolissima era di far pascolare le pecore, ma la bellezza che la circondava risvegliava in lei il desiderio di conoscere, osservare, amare i paesaggi e la vita lenta che li muoveva. E Dina si proietta anche nel futuro, riesce a dare voce ai suoi pensieri e forma alle sue immagini attraverso la poesia, e in questo senso precorre il futuro che Radicondoli sta scegliendo oggi, decidendo di preservare il suo territorio e invitando a condividere una vita a misura di persona, dove può essere più facile godere delle cose piccole e bellissime che ci circondano, senza rinunciare a crescere, uscire, rinnovarci, e sentirci quindi più completi e felici.
Le artiste in mostra sono: Vittoria Amati, Tiziana Arici, Alessandra Attianese, Lucia Baldini, Isabella Balena, Raffaella Benetti, Patrizia Bonanzinga, Marianna Cappelli, Loredana Celano, Isabella Colonnello, Antonietta Corvetti, Giovanna Dal Magro, Margherita Dametti, Colomba D’Apolito, Isabella De Maddalena, Flavia Faranda, Fulvia Farassino, Simona Filippini, Antonella Gandini, Claudia Ioan, Silvia Lelli, Sonia Lenzi, Marzia Malli, Giuliana Mariniello, Paola Mattioli, Melania Messina, Rosetta Messori, Antonella Monzoni, Bruna Orlandi, Nicoletta Prandi, Patrizia Pulga, Patrizia Riviera, Anna Rosati, Margherita Verdi, Amalia Violi. L’esposizione La mostra rientra nella cornice di iniziative ed eventi dedicati alla tematica della memoria pubblica e dell’identità di genere promossi dal Comune di Milano – Cultura e organizzati dalla Commissione per le Pari Opportunità sul territorio milanese e da molte realtà dell’associazionismo femminile.